Imperialart Boutique & Design Hotel a Merano

Imperialart Boutique & Design Hotel a Merano

All’hotel, vincitore della puntata in Alto Adige del celebre reality “Bruno Barbieri 4 Hotel”, si dorme circondati dal fascino di Merano manifestato da capolavori artistici: a colori o total white, in legno o alluminio.

La storia dell’immobile risale al 1899, quando ospitava un negozio di specialità gastronomiche. Nel susseguirsi degli anni e degli eventi, sopravvissuto alle guerre, ha cambiato più volte la sua natura, mantenendo sempre la sua anima artistica e la sua posizione invidiabile in Corso Libertà, nel cuore di Merano. Inoltre si trova a due passi, letteralmente, dalle Terme Merano, alle quali gli ospiti hanno ingresso illimitato come anche alla galleria contemporanea Merano Arte. Da sempre benessere e arte sono strettamente legati alla città di Merano: l’Imperialart Hotel riassume questi concetti nella loro forma più superba distinguendosi come il più piccolo hotel nel centro storico di Merano che, il 4 giugno 2021, si è aggiudicato il titolo di vincitore della puntata dedicata all’«altra montagna» del celebre reality “Bruno Barbieri 4 Hotel”.

Merano per #imperialiste. Il clima mediterraneo, eccezionalmente mite, con oltre 300 giorni di sole all’anno, un’immagine di bien vivre immutata da oltre 200 anni, un’invidiabile effervescenza culturale, lo shopping di alto livello e la facile raggiungibilità rendono Merano, da sempre, un luogo di soggiorno amatissimo per tantissimi ospiti; dall’Imperatrice Elisabetta d’Austria (la principessa Sissi) nel 1870, Franz Kafka nel 1920 alla gallerista americana Peggy Guggenheim, giunta a Merano nei primi anni ’50 per esporre opere di Pollock, Guttuso  ed Ernst. 

Ed è proprio qui, nel cuore di una delle più belle ed eleganti città dell’Alto Adige, che nel 2010 si realizza l’idea di un luogo unico e senza tempo, sempre nuovo ma fermamente ancorato alla sua essenza: il Boutique & Design Hotel Imperialart. Un concetto innovativo, nato dall’estro creativo della coppia di albergatori appassionati d’arte Alfred Strohmer e Jutta von den Benken. Certi delle grandi potenzialità offerte dall’edificio e affascinati dalla sua storia, decisero di dare vita a qualcosa di unico per la città, radicato al genius loci. 


Si inaugura così il primo ed effettivo „Hotel d’arte“ dell’Alto Adige, realizzato in collaborazione con la direttrice della galleria d’arte contemporanea „Kunst Meran/o arte“. 

La decisione di affidare la realizzazione a 3 artisti meranesi e 1 Fashion Designer, senza porre loro vincoli o limiti è stata la parte più coraggiosa. Elisabeth Hölzl, Ulrich Egger e Marcello Jori, artisti locali di fama internazionale, hanno operato un completo rifacimento degli interni del palazzo senza però modificare la facciata in stile Liberty del 1899 e la scalinata interna. 

Nel 2020 un’ulteriore stanza è stata affidata al Fashion Designer e creativo meranese Dimitrios Panagiotopoulos, aka „Dimitri“, ex allievo di Vivienne Westwood e Jil Sander, che insieme all’architetto Joachim Clemens ha realizzato una stanza iper-contemporanea ma estremamente accogliente, con bagno e Boudoir dai colori neutri e fluidi con elementi del vecchio Cafè Imperial. Gli interventi di tutela della preziosa struttura, invece, sono stati affidati all’architetto Harald Stuppner che ha saputo mantenere intatto il fascino Liberty dotando il palazzo di balconi sulla parte posteriore, per consentire una full immersion nella vita meranese. 

Ognuno dei 4 creativi ha potuto liberare la sua creatività nelle camere assegnate, senza alcuna intromissione da parte della proprietà, offrendo così una scelta fra colori, ambienti e sensazioni ogni volta uniche e personali abbinate alle comodità di un hotel di città e a un’accoglienza cordiale.

Le 12 alcove raccontano la storia di Merano tra passato e moderno: spaziano dai 25 ai 40 mq e sono uniche, vere e proprie opere d’arte in un ecosistema ricettivo che non si prende troppo sul serio. L’ingresso dell’hotel si apre su una strettissima passerella-corridoio che porta al “più piccolo ricevimento del mondo”. Una parete vetrata affianca il vivace locale, che una volta ospitava il Cafè Imperial, oggi CoffeeArt e parte integrante dell’hotel. Non c’è bisogno di essere un ospite della struttura per fermarsi a bere un drink. Altrettanto, gli ospiti dell’Imperialart Hotel godono del privilegio di potersi confondere con la gente del posto per la prima colazione, servita appunto in mondo non convenzionale al CoffeeArt. Soggiornare in queste originali abitazioni permette di sperimentare la sensazione di dormire in un’opera d’arte e a fare la differenza non sono le stelle che caratterizzano l’hotel stesso ma le opere stesse: così, ogni stanza si veste di magia. 

Si spazia dalla scelta del cristallo quale fonte di energia di Marcello Jori (www.marcellojori.it), nato a Merano nel 1951, vive a Bologna e negli anni ‘80 è stato tra i fondatori del „Nuovo Fumetto Italiano“: con un cielo stellato blu notte che porta verso l’infinito dell’universo (camera 23), nella camera 11 le parti bianche con cristalli incisi irradiano pace profonda e creano un ambiente minimal molto elegante. L’oro della stanza 12 carica e dona energia e grazie al soffitto altissimo si percepisce un forte senso di libertà. La camera 32, invece, è decorata con intarsi di figure misteriose e mobili dalle forme curiose. Un’enorme vasca da bagno posizionata nel centro della camera invita al relax circondati da colori e forme che inducono alla riflessione. Jori firma le camere 11, 12, 23 e 32.

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