Grazie allo snowfarming, Riale gioca d’anticipo e parte con lo sci di fondo

Grazie allo snowfarming, Riale gioca d’anticipo e parte con lo sci di fondo

dal 28 ottobre nella frazione all’estremo nord del Piemonte, saranno disponibili 2,5 km di pista grazie alla tecnica dello snowfarming. Riale, a 1.800 metri, in alta Val Formazza, è pronta ad accogliere il mondo agonistico e amatoriale dello sci di fondo con 8.000 metri cubi di neve stoccati in aprile stesi su almeno 2,5 km di pista.  Nello stesso fine settimana riapriranno la Locanda Walser Schtuba con le creazioni dello Chef Matteo Sormani e l’albergo AaltsDORF di Gianluca Barp, con il proprio ristorante e il negozio di prodotti tipici Sapori Walser. In arrivo anche l’area wellness all’aperto.

Gianluca Barp

Skistart: la stagione invernale si avvicina e c’è chi gioca d’anticipo. A Riale, nell’Alta Val Formazza (VB), culla dello sci di fondo, il 28 ottobre sono attesi almeno un centinaio di atleti per l’apertura di circa 2,5 km del suo celebre anello di pista, complessivamente lungo oltre 12 km. Il suo asso nella manica? Lo snowfarminig, che Gianluca Barp, imprenditore turistico di Riale, ha iniziato a sperimentare quattro anni fa arrivando a stoccare, lo scorso aprile, 8.000 metri cubi di neve. Un quantitativo che, nonostante l’estate torrida, è riuscito preservare in misura sufficiente a garantire l’apertura della pista.

In Italia, Gianluca Barp è il primo imprenditore a livello privatoad aver testato e portato a regime la tecnica dello snowfarming con l’utilizzo di teli geotermici

Come funziona? «È un procedimento relativamente semplice, che però richiede un lungo lavoro e un’attenta progettazione – spiega Barp –. In aprile si produce un grande accumulo di neve artificiale. L’ammasso viene quindi protetto termicamente con teli geotermici realizzati con fibre di alluminio, intervallati da strati isolanti di ovatta. I teli vengono legati uno all’altro con un sistema di velcri e cuciture a filo. A impedire ai raggi UVA penetrare contribuisce anche la loro azione riflettente».

La neve artificiale, che per sua natura ha una composizione favorevole allo stoccaggio, viene così conservata per anticipare l’inizio della stagione successiva in un circuito virtuoso al 100% green: essendo neve “sparata” non serve il gatto delle nevi per accumularla e quindi non c’è utilizzo di gasolio, «ma soprattutto – precisa Barp – qui possiamo utilizzare l’energia idroelettrica per portare l’acqua in pressione. Quindi l’operazione che costituisce il maggior costo in termini di energia può contare su una fonte rinnovabile e pulita».

A Riale lunedì 24 ottobre inizia la posa della neve messa da parte e per il fine settimana atleti e professionisti dello sci di fondo potranno cominciare gli allenamenti a 1.800 m di altezza, sulla pista nel cuore della Val Formazza, a disposizione anche degli appassionati che potranno riprendere questa attività sportiva senza dover attendere le prime nevicate.

comitati regionali di Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, oltre a quelli provinciali di Milano, Varese e Ossola, soddisfatti dell’esperienza dello scorso anno, hanno già confermato il loro ritorno. Grazie al grande lavoro degli ultimi anni, infatti, Riale sta diventando sempre più un punto di riferimento per la disciplina a livello nazionale e internazionale.

A pochi passi dalla Cascata del Toce, una delle più spettacolari delle Alpi e tra le più alte d’Europa, Riale si conferma così gioiello piemontese non solo per la sua scenografica conformazione, ma anche per la capacità di utilizzare in modo intelligente e sostenibile una delle sue risorse più preziose, la neve e di arricchire la propria offerta turistica di proposte culinarie e legate al benessere.

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