Villa Borghese Roma inaugura il restauro della Loggia dei Vini con LAVINIA un percorso d’arte fuori dal padiglione ovale

Villa Borghese Roma inaugura il restauro della Loggia dei Vini con LAVINIA un percorso d’arte fuori dal padiglione ovale

LAVINIA – Loggia dei Vini, Villa Borghese, Roma – ph. credit Francesca Senatore courtesy Ghella

Domenica 19 gennaio 2025, Villa Borghese si arricchisce di una nuova opera d’arte contemporanea site-specific. ingresso libero Si tratta di Love (Dante Desire Path) degli artisti Ross Birrell & David Harding: una pavimentazione che si snoda fuori dalla Loggia dei Vini – l’elegante architettura a pianta ovale impreziosita da decorazioni e affreschi, edificata tra il 1609 e il 1618 per volontà del cardinale Scipione Borghese e utilizzata per riunioni e feste conviviali durante il periodo estivo – riaperta al pubblico il 19 ottobre 2024 a conclusione del primo intervento di restauro.

LAVINIA
Virginia Overton, Untitled (Ducati for Lavinia), 2024- ph. credit Daniele Molajoli courtesy Ghella

Love (Dante Desire Path) è una nuova opera che completa la prima edizione di LAVINIA, il progetto di arte contemporanea, realizzato da Ghella, a cura di Salvatore Lacagnina, concepito per dialogare con lo spazio della Loggia dei Vini e il percorso di restauro. Il nome LAVINIA vuole essereun omaggio alla pittrice seicentesca Lavinia Fontana, tra le prime artiste riconosciute nella storia dell’arte, presente nella collezione di Galleria Borghese sin dal XVII secolo.

LAVINIA Installation view – ph. credit Daniele Marzorati courtesy Ghella

LAVINIA è un progetto realizzato da Ghella e promosso da Roma Capitale, Assessorato della Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura.

Dalla sinistra del cancello di Via dell’Uccelliera, l’ingresso di Villa Borghese vicino a Galleria Borghese, parte un sentiero tra gli alberi che conduce alla Loggia dei Vini: da questa “traccia” lasciata nel corso dei decenni dalle persone, che gli urbanisti chiamano “sentieri spontanei”, e in inglese, poeticamente, “linee o percorsi del desiderio” inizia il desire path ideato da Birrell & Harding che termina davanti alla Loggia, originale edificio utilizzato per i banchetti secenteschi di Papa Paolo V.

Gli artisti hanno pavimentato il percorso spontaneo, inserendo nei mattoni le parole che compongono un brano della Vita nuova di Dante Alighieri1, in italiano e in inglese, dove si descrive e commenta l’amore del poeta per Beatrice, incarnazione terrena del concetto di amore divino.

Dedicata all’amore disinteressato, l’agape dei greci antichi, la pietas degli antichi romani, l’opera prosegue una riflessione sull’opera pubblica iniziata da David Harding negli anni Sessanta e presentata a documenta 14 ad Atene e Kassel (2017) e ora a Roma in collaborazione con Ross Birrell (2025).

Da domenica 19 gennaio, con il sentiero “eloquente” lungo 100 metri di Ross Birrell & David Harding, i visitatori saranno accompagnati dentro e fuori la Loggia dalle parole di Dante: l’opera sarà percorribile anche durante la seconda parte del restauro, che avrà inizio a febbraio e interesserà la parte esterna del padiglione.

Con l’apertura della Loggia dei Vini lo scorso ottobre, LAVINIA ha già portato a Villa Borghese una serie di opere site-specific di artisti internazionali: dalle sedute gialle brillanti di Gianni Politi, all’allestimento della maniglia (fusa con l’impronta della mano dell’artista), di Monica Sosnowska che apre il cancello di ingresso, agli ingranaggi dei motori di Ducati per Lavinia di Virginia Overton che al centro della pianta ovale dell’edificio mettono in scena un immaginario concerto di vibrafono. E ancora, la fontana d’acqua infinita di Piero Golia e la leggendaria lupa sulla grata di Enzo Cucchi che lascia intravedere gli interni dell’originario ninfeo.

LAVINIA è un progetto che aspira a entrare silenziosamente nella vita quotidiana, si rivolge a chi passeggia nel parco di Villa Borghese, evitando qualsiasi forma di «auctoritas». Mette in discussione le nozioni di arte pubblica e di tradizione, il rapporto fra arte e architettura, apre al potenziale dello storytelling. Nella Loggia dei Vini, per secoli suggestivo luogo di ricevimenti, venivano serviti, al fresco della penombra, vini pregiati e prelibati sorbetti: proprio per questo, ogni inaugurazione di LAVINIA è associata a un gusto di gelato ideato appositamente per l’occasione. Il primo gusto è “arancia e erba cedrina”: il gelato verrà offerto ai passanti e ai visitatori, in occasione dell’inaugurazione di Love (Dante Desire Path) domenica 19 gennaio.

La Loggia dei Vini fa parte di un complesso architettonico che comprende anche la sottostante Grotta, destinata alla conservazione dei vini e collegata al Casino Nobile di Villa Borghese attraverso un passaggio sotterraneo. Da tempo chiusa al pubblico, dopo alcuni interventi compiuti nel corso del Novecento, dall’autunno 2024 la Loggia è tornata a rivivere al termine del primo dei tre lotti di restauro che ha interessato la volta interna, con le cornici in stucco e l’affresco centrale – realizzato dal pittore Archita Ricci e raffigurante Il Convito degli dèi – i pilastri, danneggiati da infiltrazioni d’acqua, e le scale d’accesso.

Il restauro della Loggia dei Vini, realizzato grazie a una donazione di Ghella, con la cura scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è effettuato da R.O.M.A. Consorzio. I prossimi due interventi saranno dedicati alla restituzione degli intonaci dei pilastri interni e della parte esterna dell’edificio, al ripristino dell’emiciclo e della sua pavimentazione in cotto.

Ghella, fondata nel 1894, quest’anno segna il 130º anniversario di Ghella: realtà globale di primaria importanza nel settore delle costruzioni di grandi opere pubbliche. Specializzata in scavi in sotterraneo, nel corso di cinque generazioni, Ghella ha realizzato con successo oltre 190 tunnel collegando più di 1000 km di metropolitane, ferrovie, autostrade e opere idrauliche. Il suo impegno si basa su un modello d’impresa che abbia l’interesse di lasciare un mondo migliore alle generazioni future. Con una tradizione che si tramanda dal 1867, continua a crescere con rinnovato spirito di esplorazione, immaginando nuove possibilità e promuovendo il progresso. La comunità di Ghella conta oltre 6000 persone che vivono in 15 Paesi e operano su 4 Continenti.

Attraverso Ghella × Roma continua l’impegno verso la città con progetti mirati a sostegno della valorizzazione di beni storico-artistici della città.

Info: www.laviniaroma.com

1… nullo nemico mi rimanea, anzi mi giugnea una fiamma di caritade, la quale mi facea perdonare a chiunque m’avesse offeso; e chi allora m’avesse domandato di cosa alcuna, la mia risponsione sarebbe stata solamente “Amore” (Dante Alighieri, Vita nuova XI, I-4)

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