Convegno di Confagricoltura a Roma: la valorizzazione dell’olio passa dalla qualità a prescindere dai volumi

Convegno di Confagricoltura a Roma: la valorizzazione dell’olio passa dalla qualità a prescindere dai volumi

Ignacio Silva Presidente FIAB e Deoleo

L’olio extravergine d’oliva italiano rappresenta da sempre un’eccellenza riconosciuta, ma oggi il settore si trova ad affrontare una crisi senza precedenti. Nell’arco di due decenni, la produzione nazionale si è quasi dimezzata, mentre i Paesi concorrenti del Mediterraneo avanzano con strategie più strutturate e modelli di sviluppo innovativi. L’Italia, al contrario, rischia di perdere competitività a causa di una filiera ancora frammentata, di un’olivicoltura poco efficiente e dell’assenza di una visione unitaria a livello nazionale.

Per invertire questa tendenza, la strada da percorrere è chiara: investire in innovazione e pianificare con lungimiranza. 

È questo il messaggio emerso durante il convegno organizzato a Roma da Confagricoltura e Unapol, intitolato significativamente “Olio di oliva: dalla tradizione al futuro. Prospettive per l’olivicoltura italiana”. Un’occasione di confronto tra istituzioni e rappresentanti del settore, con un obiettivo condiviso: rilanciare l’olivicoltura italiana e riportarla al centro del panorama internazionale.

Di grande interesse è stata la tavola rotonda “Strategie per il mercato dell’olio EVO” a cui ha partecipatoIgnacio SilvaPresidente FIAB e Deoleo, di cui Carapelli Firenze fa parte, dichiarando tra l’altro:

Dobbiamo passare da una strategia orientata ai volumi a una strategia orientata al valore. Il compito dei produttori di olio d’oliva è infatti quello di investire in nuove strategie e progetti per aumentare la percezione del valore di questo alimento, incentivando un consumo consapevole. Questo processo può essere innescato attraverso molteplici iniziative, a partire dalle campagne di sensibilizzazione verso il consumatore. Un’azione concreta potrebbe essere la diffusione del QR code unico con tecnologia blockchain, che consenta di evidenziare la provenienza, la produzione e la qualità del prodotto.

La nostra mission è dunque quella di continuare ad investire in qualità e innovazione tecnologica: vogliamo ispirare l’intera filiera attraverso le migliori pratiche sostenibili, per arrivare al consumatore con messaggi trasparenti e per rendere finalmente visibile a tutti il grande valore dell’olio di oliva. Una concreta risposta a tutto ciò, sono gli accordi di filiera, di cui siamo stati orgogliosamente promotori da diversi anni. Eventi come questo di Confagricoltura e Unapol, cui siamo grati per l’invito, sono fondamentali per discutere delle prospettive del settore e delle proposte per renderlo competitivo” 

L’evento di Roma, ha visto l’introduzione di Tommaso Loiodice, presidente UNAPOL, e Tiziana Sarnari, analista di mercato ISMEA, a cui è seguita la tavola rotonda “Sfide attuali e prospettive future per l’olivicoltura italiana”, con Salvatore Camposeo, Professore Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Walter Placida, Presidente FNP Olio Confagricoltura; Paolo Mariani, Presidente ASSOFRANTOI; Anna Cane, Presidente gruppo olio di oliva di ASSITOL; “Strategie per il mercato dell’olio EVO”, con Ignacio Silva, Presidente FIAB e Presidente Deoleo; Carlo Alberto Buttarelli, Presidente Federdistribuzione.

Oltre all’intervento conclusivo di Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura, il convegno ha visto anche gli interventi istituzionali di Patrizio La Pietra, Sottosegretario MASAF, Luca De Carlo, Presidente Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare, Mirco Carloni, Presidente Commissione Agricoltura della Camera e Alessandro Piana, Vicepresidente Regione Liguria e Assessore Regionale all’Agricoltura.

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