“Fiducia, la trama del noi” è il tema di SOUL Festival di Spiritualità 2° edizione presentato oggi a Milano

“Fiducia, la trama del noi” è il tema di SOUL Festival di Spiritualità 2° edizione presentato oggi a Milano

L’appuntamento promosso da Università Cattolica del Sacro Cuore e Arcidiocesi di Milano, con il patrocinio del Comune di Milano, che torna dal 19 al 23 marzo 2025 in luoghi significativi della città. Dalla letteratura alla scienza, dall’economia alla filosofia, abbracciando le tradizioni religiose e spirituali, le arti visive e il teatro, il Festival presenta una lettura transdisciplinare della fiducia attraverso lo sguardo di circa 90 protagonisti fra scrittori, teologi, filosofi, giornalisti, scienziati, musicisti e intellettuali, esplorandone le molteplici declinazioni e sfaccettature.

Per partecipare agli eventi è necessaria la prenotazione sul sito www.soulfestival.it.

 Con un palinsesto di oltre 60 momenti  interamente ideato dal comitato curatoriale composto da don Luca BressanArmando BuonaiutoValeria Cantoni MamianiAurelio Mottola – fra lezioni e dialoghi, spettacoli e concerti, performance, pratiche di fiducia attraverso canto, corpo e danza, laboratori esperienziali e attività per le scuole, il Festival si propone come occasione di sosta e ascolto, per trovare una dimensione più profonda dell’essere insieme e suggerire altri ritmi e itinerari del pensiero, rispondendo a un bisogno autentico di spiritualità e di ricerca interiore.

 «L’apprezzamento con cui il pubblico ha accolto SOUL lo scorso anno e questa seconda edizione dimostrano che i milanesi e le milanesi non solo sentono il bisogno di connettersi con la propria dimensione profonda, ma desiderano anche condividere il proprio vissuto interiore con gli altri – commenta il Sindaco di Milano Giuseppe Sala –. Ringrazio l’Arcidiocesi di Milano, l’Università Cattolica e i curatori della rassegna per aver colto questo bisogno di spiritualità e per averlo tradotto in un Festival che, attraverso i tanti spazi di cultura di Milano in cui si articola, si propone come luogo di dialogo e confronto sereno su temi così intimi e sentiti».

 «Sono contento che SOUL conosca una seconda edizione, a dimostrazione che Milano ha davvero sete di spiritualità. La partecipazione conosciuta lo scorso anno, numerosa e di qualità, è segno di un’attesa e di una ricerca di senso, e di Dio, che è ancora molto presente nel quotidiano della vita milanese. Aver messo a tema la fiducia, con la sua declinazione molto efficace, intorno al tema del noi, ovvero dei legami, mi sembra una scelta azzeccata e capace di rispondere alle urgenze del nostro tempo, che vede sempre più infragilirsi la coesione sociale, la voglia e la capacità di riconoscersi fratelli, di sentirsi legati da un medesimo destino, dentro la stessa avventura», dichiara l’Arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini.

 «Nell’attuale contesto sociale colgo un paradosso: imprese e istituzioni, nonostante continuino ad aumentare il loro impegno sui temi della responsabilità sociale, registrano bassi livelli di fiducia da parte delle cittadine e dei cittadini. Per questo motivo, trovo particolarmente significativo che il tema scelto sia quello della fiducia, un bene relazionale sempre più scarso nella nostra società, nonostante sia alla radice della qualità stessa dei rapporti umani e alla base del nostro vivere quotidiano, dalla politica all’economia, dalla scuola alla sanità. Una scarsità che ci deve scuotere, non tanto a fare di più, quanto piuttosto a concentrarsi sul fare le cose giuste, come sostiene l’economista della Harvard Business School esperto di etica Nien-hê Hsieh. Questo Festival, dunque, rappresenta un’occasione preziosa per riflettere su un tema cruciale, nella consapevolezza che solo se generiamo fiducia “produciamo” realmente bene comune», afferma Elena BeccalliRettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

 SOUL Festival di Spiritualità è possibile grazie ai main partner Intesa Sanpaolo e Humanitas University, ai partner Edison e CFMT – Centro di Formazione Management del Terziario e al contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Rocca, con la media partnership di Rai Cultura e Avvenire. Si ringraziano Fondazione Amplifon e Comieco.

La seconda edizione di SOUL esplora la vita come atto di fiducia: nel giorno che verrà, nelle relazioni di oggi e di domani, nell’essere al mondo non semplicemente tra gli altri, ma con gli altri, perché la mancanza di fiducia prosciuga il presente, e non c’è futuro che possa crescere sul terreno arido dell’individualismo.

Mercoledì 19 marzo alle ore 18.00 apre il Festival l’incontro “La fiducia fragile” con David Grossman in conversazione con Alessandro Zaccuri presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, alla presenza del Magnifico Rettore Prof. Elena Beccalli, evento inaugurale in cui il celebre autore torna a interrogarsi e a interrogarci sulla necessità della fiducia in un tempo segnato da conflitti che ci appaiono insanabili. Segue alle ore 21.30 il reading di Luigi Lo Cascio al Teatro Franco Parenti dedicato al capolavoro di Cormac McCarthy, La strada, accompagnato dalle sonorizzazioni di G.U.P. Alcaro.

Domenica 23 alle 21.00 si chiude la manifestazione presso la Basilica di San Nazaro in Brolo il reading a tre voci “Se qualcuno è molto piccolo, venga a me” tratto dall’autobiografia di Santa Teresa di Lisieux con l’attrice Simonetta Solder e Valeria Cantoni Mamiani, co-curatrice di SOUL Festival, e con il suono del violoncello di Issei Watanabe.

 Tanti gli appuntamenti a cui il pubblico potrà prendere parte, come le cene monastiche al Refettorio Ambrosiano, la meditazione all’alba sulle Terrazze del Duomo, gli esercizi spirituali mattutini sulle merlate del Castello Sforzesco con il funambolo Andrea Loreni, un ciclo di incontri dedicato ai Maestri di fiducia nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie accompagnati da musica tradizionale indiana per tabla e voce, il reading di Lino Guanciale, ispirato alla storia di John Law, al Piccolo Teatro Grassi. Novità di quest’anno è la rassegna SOUL Young, ideata e curata da giovani under 30, che si terrà sabato 22 marzo con un workshop e un gruppo di dialogo realizzati in collaborazione con Spazio Noce, e una speciale serata per esplorare la fiducia attraverso la stand-up comedy.

 A ospitare gli appuntamenti di SOUL Festival di Spiritualità si confermano importanti luoghi e istituzioni culturali, artistiche, educative, sociali, laiche e religiose della città, a partire dai partner culturali del Festival: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Memoriale della Shoah di Milano, Philo – Pratiche FilosofichePiccolo Teatro di MilanoTriennale Milano, con le novità di Accademia di Brera, Frigoriferi Milanesi, Teatro Franco Parenti e Carcere di San Vittore.

Partecipano inoltre Basilica di San Nazaro in Brolo, Basilica di San Simpliciano, Castello SforzescoDuomo di Milano, Museo Diocesano di Milano, Refettorio Ambrosiano, Sagrestia di Santa Maria delle Grazie e altri.

Il Programma

 Per il 2025 il programma di SOUL Festival di Spiritualità si sviluppa come un viaggio attraverso molteplici dimensioni della fiducia, toccando la sfera personale e collettiva, la relazione con se stessi, con gli altri e con il trascendente, offrendo spazi di riflessione, dialogo e condivisione in cui la fiducia è osservata attraverso la filosofia, la teologia, la letteratura, l’arte, l’economia e la politica.

 Ampio spazio viene dato alla scienza, ambito in cui la fiducia raccoglie le grandi sfide del presente, dalla salute all’ambiente. 

Giovedì 20 alle 17.30 presso l’Auditorium di Humanitas University l’incontro “Il virus della sfiducia: la scienza, i media e noi” con il divulgatore scientifico David Quammen (in collegamento) e l’immunologo Alberto Mantovani propone una riflessione sulla fiducia che riponiamo nella scienza e nella medicina, esaminando anche il ruolo cruciale dei media. 

Sabato 22 alle 11.30 al Piccolo Teatro Grassi “Le parole sono importanti! Linguaggio, neuroscienze e medicina” vede la partecipazione del neurofisiologo Fabrizio Benedetti, della neuroscienziata Michela Matteoli e del saggista Pino Donghi a moderare. Insieme si confrontano su come le parole possano essere veri e propri strumenti terapeutici, stimolando risposte biochimiche che alleviano l’ansia e influiscono sulla percezione del dolore. L’incontro è arricchito da letture di Simone Tudda dai testi di Eugenio Borgna. Il fisico nucleare Ambrogio Fasoli sabato 22 alle 15.30 presso la Sala degli Azionisti di Palazzo Edison nell’incontro “Quale fiducia per il nostro pianeta?” esplora invece le possibilità offerte dalla fusione nucleare come fonte di energia pulita e illimitata per riportare fiducia nel futuro del nostro pianeta.

 Nel contesto della società digitale, la fiducia viene messa alla prova dalle nuove tecnologie e dalle dinamiche di interazione tra gli individui. Il tema della solitudine nell’universo digitale è al centro dell’incontro “La bolla diabolica dell’algoritmo. Nella società digitale c’è ancora spazio per il noi?”, con il filosofo e psicoanalista Miguel Benasayag e il filosofo Mark Hunyadi:sabato 22 alle 14.30  al Museo Diocesano dialogano su come gli algoritmi ci isolino impedendo interazioni autentiche improntate alla fiducia reciproca. Anche il filosofo Maurizio Ferraris indaga il rapporto tra fiducia e tecnologia nell’incontro “Il computer è affidabile? Dall’intelligenza artificiale alla coscienza” sabato 22 alle 17.30 presso la Sagrestia di Santa Maria delle Grazie, interrogandosi sul confine che separa l’affidabilità degli apparati tecnici da quella degli esseri viventi.

 Il tema della fiducia tocca inevitabilmente anche l’economia. Ne parlano l’economista Luigino Bruni e la sociologa Ivana Pais nell’incontro “La moneta più rara. Che ne è della qualità umana nelle relazioni economiche?”, giovedì 20 alle 18.00 al Museo Diocesano, confrontandosi su un possibile modello in cui la reputazione e l’affidabilità diventino la base su cui fondare i rapporti economici.

 La riflessione sul fragile equilibrio tra rischio e fiducia nel sistema finanziario viene affrontata nel reading di Lino Guanciale “La fiducia nel denaro: la rocambolesca storia di John Law”,  domenica 23 alle 11.30 al Piccolo Teatro Grassi, dedicato all’ascesa e al tracollo del celebre finanziere del ‘700, tra genio e spregiudicatezza. Il reading è introdotto da Alberto Foà ed è realizzato in collaborazione con AcomeA SGR.

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