
Fiere di Parma rinnova rinnova il suo impegno a sostegno dell’arte e della fotografia con un fondo destinato all’acquisto di opere esposte a MIA Photo Fair BNP Paribas, per promuovere e valorizzare il panorama artistico contemporaneo.

Tra le opere acquisite nell’edizione 2025 e destinate alla collezione d’arte di Fiere di Parma, figurano quelle di cinque artisti digitali che hanno preso parte all’ottava edizione di PARMA 360 FESTIVAL e ora inclusi nel progetto espositivo intitolato Dialoghi Uomo-Macchina, a cura di Chiara Canali.

Le opere digitali sono degli artisti Coltro, Crespi, Landucci, Marsiglia e Morandini, create integrando l’Intelligenza Artificiale nel processo creativo e restituite in forma fisica tramite tecniche avanzate di stampa Fine Art e sperimentazione digitale.

Arborescent Trinity (2025) di Davide Maria Coltro (Verona, 1967) è un’opera unica di pittura digitale, realizzata mediante una complessa sovrapposizione di tecniche che spaziano dal disegno digitale su tavola grafica alla modellazione tridimensionale generativa fino ad arrivare all’integrazione con IA. L’opera testimonia un momento del flusso visivo che si contempla nella pittura in divenire del Quadro Mediale.

MAP (STAR) THE WORLD PHOTO – PARMA (Palazzo delle Poste, 2024) di Vincenzo Marsiglia (Belvedere Marittimo, 1972), scattata utilizzando la tecnologia Hololens 2 in mixed reality, rilegge il patrimonio storico-artistico d’Italia (in questo caso gli affreschi di un palazzo storico di Parma) per condurre il visitatore che riscoperta creativa dei luoghi mappati.
DAIlectic Serie (2025) di Nick Landucci (Lucca, 1971) presenta una stratificazione di stampe realizzate con le Gen-Ai, alternate a interventi materici inseriti tra i vari strati, dove la dialettica tra l’IA e l’intervento materico dell’artista si sviluppa in un processo alternato.
Flusso e forma: metamorfosi dell’Informazione, 2023 di Angelo Demitri Morandini (Trento, 1975) impiega gli algoritmi della Social Network Analisys e il layout di Gephi Software per materializzare rappresentazioni visive di ricorrenze e corrispondenze tra le principali parole che ricorrono ne Il Capitale di Karl Marx.
Infine Ex-human (2025) di Andrea Crespi (Varese, 1992) esplora il rapporto tra uomo e tecnologia attraverso l’uso del Text-to-Image, generando ritratti di androidi ed esseri sintetici che si ispirano, nella loro plasticità, alle sculture neoclassiche del passato, creando un dialogo tra tradizione e innovazione.