Antiqua 2025 trentesima edizione a Settimo Torinese con “Musica senza tempo, passione senza fine”

Antiqua 2025 trentesima edizione a Settimo Torinese con “Musica senza tempo, passione senza fine”

Lorenzo Fantinuoli

Il 14 giugno, alle 21.15 approda a Settimo Torinese, presso la chiesa di Santa Croce, in piazza San Pietro in Vincoli, la rassegna di musica antica proposta dall’Accademia del Ricercare giunta alla trentesima edizione.

Colli e Staropoli

Il notevole successo di pubblico e di critica avuto negli anni precedenti, oltre all’impegno dell’Amministrazione Comunale unito ad un sostanziale sostegno della fondazione ECM e ai contributi di Regione Piemonte Fondazione CRT e del Ministero dei Beni Culturali, permettono di continuare questa positiva esperienza con la produzione di concerti di musica classica a Settimo Torinese di altissimo livello culturale dove si esibiranno alcuni tra i migliori artisti del panorama musicale europeo.

Claudia Ferrero

Ingresso gratuito. Info: https://accademiadelricercare.com/

Il 14 giugno l’Accademia Del Ricercare proporrà: “J. S. Bach – G.F. Haende. Due geni con destini diversi”.

Interpreti:

Arianna Zambon, oboe

Manuel Staropoli – oboe, flauto

Carlo Gomiero – flauto

Silvia Colli, Francesco Bergamini, Roberta Pietropaolo,

Artem Dzeganovskyi, Paola Nervi – violini

Elena Saccomandi, Alessandro Curtoni – viole

Alberto Pisani, Lorenzo Fantinuoli – violoncelli

Federico Bagnasco – violone

Claudia Ferrero – clavicembalo

Nella nota di sala il critico musicale Danilo Karim Kaddouri scrive: “Accostare in concerto le musiche di Johann Sebastian Bach (Eisenach, 1685 – Lipsia, 1750) e di Georg Friedrich Händel (Halle, 1685 – Londra, 1759) significa mettere a confronto due compositori tra i più importanti del periodo barocco e della Storia della Musica ed evidenziarne le differenze più che i punti di contatto. A parte le circostanze prettamente biografiche (entrambi nacquero nel 1685 in Germania, l’uno in Turingia e l’altro in Sassonia, e vissero una vita di durata paragonabile, il secondo essendo sopravvissuto al primo di nove anni), la confessione religiosa e un comune sostrato musicale di provenienza, non sono immaginabili due personalità con caratteristiche tanto differenti. Händel svolse parte della sua formazione in Italia e si trovò a lavorare in un ambiente che favoriva gli scambi di idee; Bach, al contrario, non varcò mai i confini della Germania e operò in un contesto più appartato, che privilegiava l’attività di formazione didattica e la speculazione scientifica. Tanto improntata alla semplicità fu la vita di Bach, tanto mondana fu quella del suo collega naturalizzato inglese e, mentre quest’ultimo fu un compositore estremamente à la page, l’altro fu considerato inattuale e della sua musica, dopo la sua morte, si persero per qualche tempo le tracce. Anche la produzione musicale dei due non potrebbe essere più diversa: se in Bach è evidente una predilezione per i generi assoluti (concerti, sonate, partite, suite) e per la professione di fede svolta attraverso l’esercizio della composizione (passioni, messe e cantate sacre), una significativa porzione della produzione di Händel (opere, arie, ma anche musica sacra, inni e oratori) era spesso destinata a occasioni mondane o celebrative e ha carattere estroverso e “spettacolare”.

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