
Il 14 giugno, alle 21.15 approda a Settimo Torinese, presso la chiesa di Santa Croce, in piazza San Pietro in Vincoli, la rassegna di musica antica proposta dall’Accademia del Ricercare giunta alla trentesima edizione.

Il notevole successo di pubblico e di critica avuto negli anni precedenti, oltre all’impegno dell’Amministrazione Comunale unito ad un sostanziale sostegno della fondazione ECM e ai contributi di Regione Piemonte Fondazione CRT e del Ministero dei Beni Culturali, permettono di continuare questa positiva esperienza con la produzione di concerti di musica classica a Settimo Torinese di altissimo livello culturale dove si esibiranno alcuni tra i migliori artisti del panorama musicale europeo.

Ingresso gratuito. Info: https://accademiadelricercare.com/
Il 14 giugno l’Accademia Del Ricercare proporrà: “J. S. Bach – G.F. Haende. Due geni con destini diversi”.
Interpreti:
Arianna Zambon, oboe
Manuel Staropoli – oboe, flauto
Carlo Gomiero – flauto
Silvia Colli, Francesco Bergamini, Roberta Pietropaolo,
Artem Dzeganovskyi, Paola Nervi – violini
Elena Saccomandi, Alessandro Curtoni – viole
Alberto Pisani, Lorenzo Fantinuoli – violoncelli
Federico Bagnasco – violone
Claudia Ferrero – clavicembalo
Nella nota di sala il critico musicale Danilo Karim Kaddouri scrive: “Accostare in concerto le musiche di Johann Sebastian Bach (Eisenach, 1685 – Lipsia, 1750) e di Georg Friedrich Händel (Halle, 1685 – Londra, 1759) significa mettere a confronto due compositori tra i più importanti del periodo barocco e della Storia della Musica ed evidenziarne le differenze più che i punti di contatto. A parte le circostanze prettamente biografiche (entrambi nacquero nel 1685 in Germania, l’uno in Turingia e l’altro in Sassonia, e vissero una vita di durata paragonabile, il secondo essendo sopravvissuto al primo di nove anni), la confessione religiosa e un comune sostrato musicale di provenienza, non sono immaginabili due personalità con caratteristiche tanto differenti. Händel svolse parte della sua formazione in Italia e si trovò a lavorare in un ambiente che favoriva gli scambi di idee; Bach, al contrario, non varcò mai i confini della Germania e operò in un contesto più appartato, che privilegiava l’attività di formazione didattica e la speculazione scientifica. Tanto improntata alla semplicità fu la vita di Bach, tanto mondana fu quella del suo collega naturalizzato inglese e, mentre quest’ultimo fu un compositore estremamente à la page, l’altro fu considerato inattuale e della sua musica, dopo la sua morte, si persero per qualche tempo le tracce. Anche la produzione musicale dei due non potrebbe essere più diversa: se in Bach è evidente una predilezione per i generi assoluti (concerti, sonate, partite, suite) e per la professione di fede svolta attraverso l’esercizio della composizione (passioni, messe e cantate sacre), una significativa porzione della produzione di Händel (opere, arie, ma anche musica sacra, inni e oratori) era spesso destinata a occasioni mondane o celebrative e ha carattere estroverso e “spettacolare”.