
Il 3 luglio 2025, il concerto della musicista inglese di origine indiana in una Piazza Duomo completamente gremita da un pubblico di tutte le età, anche curioso per lo strumento sitar, non molto conosciuto e suonato in occidente.
Il Duomo nel bell’insieme romanico-rinascimentale-barocco è il famoso palcoscenico che consente di apprezzare maggiormente i concerti deliziandosi, come in questa sera, con la musica e le bellezze artistiche ben illuminate da Eric Collignon: dalla facciata con il dorato mosaico del Solsterno del 1207, allo slanciato campanile, al bel porticato le cui luci hanno messo in evidenza le colonne con toni caldi e modulati seguendo l’esecuzione dei vari brani.

Dopo il pomeriggio con un po’ di pioggia che ha gradevolmente diminuito la temperatura, una piacevole serata ha portato nell’antica Piazza la serena atmosfera e musica indiana ma con anche varie contaminazioni musicali soul, jazz, pop, ecc.
Molto bravi i tre componenti dell’ensemble: Arun Ghosh al clarinetto e tastiere, Tom Farmer al contrabbasso e Yusuf Ahmed alla batteria e percussioni.

Infine, come bis, Anoushka si è esibita in un assolo dimostrando tutta la sua bravura con il sitar indiano che richiede molta abilità nel pizzicare fino a 21 corde.
Anoushka nasce a Londra nel 1981 e trascorre l’infanzia tra Londra e Nuova Delhi.
E’ figlia d’arte: ad otto anni inizia a suonare il sitar, a dieci suona accompagnando il padre Ravi, a tredici fa la sua prima esecuzione a Nuova Delhi ed a quattordici anni lo accompagna ai concerti in tutto il mondo e lo assiste per l’album ”Chants of India” prodotto da George Harrison.
Nel 1998 pubblica il primo album “Anoushka”, nel 1999 si diploma con lode, nel 2000 pubblica il secondo album “Anourag”.
Nel 2003 è la più giovane candidata al Grammy World Music con il terzo album “Live at Carnegie Hall”.
Nel 2005 ha un’altra nomination al Grammy Best Contemporary World Music con il quarto album “Rise” e nel 2006 è la prima indiana ad esibirsi ai Grammy con alcuni brani di “Rise”.
Varie le nomination ai Grammy che si sono susseguite fino la 2024 anno in cui ha avuto la decima ed undicesima nomonation, nonché il conferimento dall’Università di Oxford della laurea honoris causa in musica per il suo contributo al campo della musica.
In collaborazione con diversi importanti compositori ha prodotto vari album e partecipato a concenti come sitarista con famosi direttori quali Zubin Mehta. Tra le produzioni anche colonne sonore.