
Piediluco, ai piedi del bosco sacro di lecci, situato ai piedi del monte Luco e sin dall’antichità legato ai culti pagani, si affaccia sull’omonimo lago incassato tra i monti e simile a quelli alpini, è il secondo per grandezza in Umbria dopo il lago Trasimeno.
Per bonificare la zona acquitrinosa, nel 271 a.C. il console romano Curio Dentato fece scavare un canale che dal lago conduce le acque al ciglione roccioso di Marmore che con un salto di 165 metri precipitano nel sottostante fiume Nera, costituendo la più alta cascata d’Europa.
Il lago ebbe grande notorietà perché fu inserito nel Gran Tour insieme alla Cascata delle Marmore.

A Piediluco il Giardino Grassi, un terrazzamento naturale di limitate dimensioni a bordo del lago, ha ospitato il concerto.
In questo ambiente bucolico meraviglioso con mezza luna tra i picchi dei monti, circondato da vari tipi di piante tra cui alcuni grandi oleandri completamente fioriti, molte persone si sono affollate per il concerto, anche assistendo in piedi, nonché alcune imbarcazioni si sono avvicinate per ascoltare e le cui luci di posizione riflettendosi nell’immobile acqua hanno completato il panorama come il quadro di Camille Corot in versione notturna.
In questo concerto la direttrice Silvia Alunni ha invitato amici musicisti di lunga data proponendo Musica Multiforme, cioè un concetto che abbraccia la diversità e la varietà di generi e stili musicali per energia ed innovazione all’interno della musica stessa i cui quattro maggiori generi sono folk, pop, jazz e musica colta occidentale.
Prima parte del concerto con Alberto Lombardi, un virtuoso chitarrista a livello internazionale specializzato sia nell’acustica fingerstyle, cioè pizzicando le corde, sia nell’elettrica, nonché cantautore.
Nato a Milano nel 1974, si è diplomato in chitarra moderna al Musicians Institute di Los Angeles nel 1996.
Ha partecipato a molti Tour e festival in Europa ed USA suonando con numerosi artisti ed ensemble: da Baccini a Barbarossa ai Take That, ecc.
Le sue performance sono costituite da elaborati arrangiamenti di grandi classici italiani ed internazionali quale “Volare”.
Ha interloquito e coinvolto il pubblico con brani famosi particolarmente graditi specie dai meno giovani.
Seconda parte del concerto con Gegè Telosforo nato a Foggia nel 1961, è un cantante, musicista, conduttore televisivo e radiofonico.
Appassionato e profondo conoscitore di musica, in particolare jazz, blues, funk e fusion, pratica lo “scat”, cioè una forma di canto jazz che si basa sull’improvvisazione vocale.
E’ noto al grande pubblico italiano per aver preso parte a diverse trasmissione di Renzo Arbore.
Nella sua carriera ha duettato con Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, Dee Dee Bridgwater, Lucio Dalla, Giorgia, ecc.
Numerosa la discografia, le collaborazioni con big mondiali e le partecipazioni televisive: Quelli della notte, Festival di San Remo, Umbria Jazz, ecc.
Dal 2023 è testimonial ufficiale dei City Angels.
Il suo canto e le percussioni sono state accompagnate dal chitarrista Cristian Mascetta, nato a Lanciano nel 1994.
Ha iniziato a studiare chitarra a sette anni, si è laureato con il massimo dei voti nel corso triennale di chitarra jazz al Conservatorio di Pescara e in specialistica al Conservatorio dell’Aquila.
Dalla critica è considerato fra i migliori talenti italiani ed ha collaborato con Bollani, Fresu, Dee Dee Bridgwater, ecc. e con lo stesso Gegè Telosforo con il quale si è esibito come membro del progetto Big Mama Legacy.
Vincitore di vari premi, si esibisce in Italia ed all’estero.
Nel 2016 incide il primo disco “Istinto” a cui seguono nel 2017 “Farina del mio sacco” e “Wiew In Pieces”, nel 2019 “Il Mondo in Testa” e nel 2021 “Entropia”.
Il duo è stato molto apprezzato dal pubblico nei vari brani proposti.
