Capolavoro Medievale del XIV Secolo in Mostra alla Biblioteca Nazionale d’Israele

Capolavoro Medievale del XIV Secolo in Mostra alla Biblioteca Nazionale d’Israele

Dopo un viaggio lungo oltre 700 anni, dalla Spagna al Nord Africa e all’Europa, il manoscritto cabalistico miniato di Rabbi Shem Tov ben Abraham Ibn Gaon è tornato a Gerusalemme ed è ora esposto come parte della nuova mostra permanente della Biblioteca Nazionale d’Israele.

La Bibbia di Shem Tov, opera monumentale di erudizione biblica, artistica, masoretica e cabalistica, è ora visibile al pubblico presso la sede della Biblioteca Nazionale d’Israele a Gerusalemme.

 Realizzato in Spagna da Rabbi Shem Tov ben Abraham Ibn Gaon, grande studioso della legge e della mistica ebraica, il codice (manoscritto rilegato in forma di libro) riflette la vitalità intellettuale e spirituale dell’ebraismo sefardita dell’epoca. Questo volume riccamente miniato, frutto di un’accurata ricerca e ampiamente annotato, rappresenta un’intersezione unica tra Cabala, Masorah (la tradizione della trasmissione biblica) e arte ebraica.

Dopo il completamento nel 1312, Ibn Gaon intraprese un viaggio di due anni che lo portò a stabilirsi nella Terra d’Israele nel 1315, dove proseguì la sua attività spirituale e accademica fino alla morte, intorno al 1330. Il codice cambiò proprietario più volte, ma rimase in Medio Oriente per diversi secoli. Nel XVII secolo si spostò in Nord Africa, dove gli vennero attribuiti poteri mistici, come l’essere portato alle donne in travaglio per favorire un parto facile.

All’inizio del XX secolo il collezionista David Solomon Sassoon acquistò la Bibbia e la fece rilegare. 

Nel 1984 fu venduta a una rinomata collezione europea di oggetti di Giudaica, e nel 1994 passò nelle mani del collezionista svizzero Jaqui Safra. 

Tre decenni più tardi, nel 2024, il manoscritto è stato battuto all’asta da Sotheby’s e acquistato da Terri e Andrew Herenstein, che lo hanno concesso in prestito a lungo termine alla Biblioteca Nazionale d’Israele.

Sallai Meridor, presidente della Biblioteca Nazionale d’Israele, ha dichiarato: “Aver ricevuto questo manoscritto in occasione della festa di Shavuot, che celebra il dono della Torah, è di straordinario significato. Dopo aver viaggiato da Soria a Gerusalemme, Baghdad, Tripoli, Londra e Ginevra, la Bibbia di Shem Tov chiude il cerchio ed è finalmente tornata a casa, nel luogo in cui Rabbi Shem Tov ben Abraham Ibn Gaon visse e dove intendeva che si trovasse: nella Terra d’Israele, oggi a Gerusalemme. Siamo grati alla famiglia Herenstein per aver trasformato quello che poteva restare un sogno in realtà.”

La famiglia Herenstein ha aggiunto:“La Bibbia di Shem Tov è un artefatto culturale unico, che incarna l’erudizione, la precisione calligrafica e l’eccellenza artistica tipiche della produzione libraria ebraica medievale. Siamo lieti di sapere che la Bibbia di Shem Tov è ora parte della mostra permanente della Biblioteca tra i suoi tesori più preziosi, e che il manoscritto sarà digitalizzato ai massimi standard, rendendolo accessibile in tutto il mondo per studi, ricerche o semplicemente per ammirarne la bellezza.”

Il dott. Chaim Neria, curatore della Haim and Hanna Solomon Judaica Collection presso la Biblioteca Nazionale d’Israele, ha infine commentato: “La Bibbia di Shem Tov rappresenta l’apice dell’erudizione biblica e cabalistica del periodo medievale. La sua aggiunta alla collezione della Biblioteca offre una risorsa senza precedenti per studiare l’evoluzione della Masorah e le tradizioni testuali e artistiche ebraiche, in particolare quelle sviluppate in Spagna.”

Un aspetto significativo del codice è la sua osservanza del Sefer Tagei, una guida tradizionale che descrive le pratiche scrittorie richieste per la redazione di testi sacri. Le annotazioni marginali fanno riferimento a documenti precedenti oggi perduti, come il Codice Hilleli del 600 d.C. 

La Bibbia di Shem Tov consente quindi agli studiosi contemporanei di esplorare tradizioni ormai quasi scomparse.

Oltre al suo valore accademico, la Bibbia di Shem Tov è un capolavoro artistico, con decorazioni che comprendono arcate, archi gotici, uccelli e animali, cornici dorate attorno ai versetti biblici, indicatori marginali miniati e altro ancora. Questi motivi, ispirati ai linguaggi visivi islamici e cristiani dell’epoca, sono stati adattati alla tradizione ebraica di abbellire gli oggetti rituali.

La Bibbia di Shem Tov è in mostra come parte dell’esposizione permanente Un Tesoro di Parole”presso la William Davidson Permanent Exhibition Gallery della Biblioteca Nazionale d’Israele.

Eventi e cultura