
Si è conclusa ieri la 21ª edizione, una delle più fredde e bagnate. Ma la pioggia non ha spento l’entusiasmo e l’affezione dei tanti visitatori, potremmo dire che i libri hanno vinto sul maltempo. Non appena è cessata la pioggia, a partire dalle 11 di domenica mattina, la kermesse è ripartita con slancio dopo un sabato molto partecipato.

Il pubblico ha aspettato i primi raggi di sole per raggiungere il Castello San Salvatore a Susegana, dove da anni il Comune di Susegana in provincia di Treviso organizza la manifestazione letteraria dedicata alla piccola e media editoria.
Una manifestazione che ha festeggiato i suoi 21 anni, testimone della vitalità culturale del territorio e dell’amore per il libro come motore di scoperta e comunità.

Con grande soddisfazione dell’amministrazione sono state 8.000 le presenze complessive registrate nel corso del weekend.
Gli spazi del castello – sale espositive, sale di incontro e cortili interni – si sono animati di pubblico in ogni ora e gli eventi proposti sono stati seguiti con grande partecipazione. Incontri, passeggiate, musica, performance teatrali, esposizioni artistiche, un seminario e numerosi altri appuntamenti, proposti per l’occasione dalle associazioni locali, hanno reso l’edizione 2025 davvero ricca ed emozionante, anche grazie alla pluralità dell’offerta.
Con centinaia di volontari a supporto della complessa macchina organizzativa di cui ha bisogno un festival diffuso, che ha visto eventi sparsi in tante location del paese.
Questa edizione è stata concepita sui toni del verde e del rosa, un simbolismo che ha unito il paesaggio, la natura e la valorizzazione di giovani autrici, in dialogo con il tempo e con la memoria.
Il tema “Paesaggi – Passaggi: Spazio Tempo Spirito” ha scandito l’intero percorso del festival, invitando a riflettere su territori fisici ed emotivi, su radici e orizzonti, sul rapporto tra natura, vita e parola.
Tra i momenti più toccanti è spiccato l’incontro con Roberta Biagiarelli, intitolato “Srebrenica chiama Gaza”, un evento intenso di testimonianza e memoria che ha commosso il pubblico invitandolo a interrogarsi sui drammi contemporanei.
Anche Franco Arminio ha lasciato un segno profondo: ha guidato il pubblico in una passeggiata poetica con letture e musica. Con la sua ironia ha proposto – come gesto simbolico per un’educazione culturale – un “blocco stradale poetico”, secondo cui la polizia “ferma” i passanti e a chi non sa recitare almeno i primi due versi di una poesia, ritira punti sulla patente.
L’idea ha suscitato tanti sorrisi, riflessioni e partecipazione: in moltissimi hanno recitato dei versi a testimonianza che anche oggi la poesia è viva e pulsa nei cuori delle persone.
Altri momenti importanti sono stati l’incontro con Beatrice Bandiera che ha presentato il suo ultimo lavoro a un pubblico attento, e l’appuntamento con Francesco Vidotto, autore di libri ambientati in montagna, che ha saputo ammaliare il pubblico con il suo racconto del rapporto tra uomo e paesaggio.
Il castello è stato anche teatro musicale: le note dell’Ensemble Palladio hanno riempito le sale con intermezzi musicali, accompagnando gli spostamenti dei visitatori e sottolineando la contaminazione tra parola e suono.
Ma il grande interesse dei visitatori è stato tutto per il cuore della fiera: oltre 50 editori indipendenti hanno occupato le sale del castello, proponendo centinaia di titoli – narrativa, saggistica, poesia, libri per ragazzi – rendendo tangibile l’idea di terra di libertà e scoperta che il Comune di Susegana da anni promuove come cifra identitaria dell’evento.
Libri in Cantina non è soltanto una vetrina editoriale, è soprattutto una scelta culturale: un investimento nella lettura, nel dialogo, nel territorio.
In tempi in cui le sfide legate al cambiamento climatico e l’attenzione pubblica verso natura ed ecologia sono sempre più condivise, proporre un festival con questo titolo “Paesaggi Passaggi” significa ribadire che cultura e sostenibilità possono camminare insieme.
“Il clima meteorologico non è stato favorevole – afferma il Sindaco Gianni Montesel – ma non ha fermato lo slancio della partecipazione. Quando il buio ha ceduto alla luce del sole e all’azzurro, le parole hanno occupato il cielo e i cuori. Il castello è diventato anche quest’anno la casa di chi ama i libri e il pensiero. Le risate, i momenti commossi, le strette di mano e le code in sala per ascoltare un autore sono il vero bilancio di questo weekend, che non si dimentica”.
Il Comune di Susegana conferma che la manifestazione rimarrà una scelta precisa dell’amministrazione: un segno di identità, resistenza culturale e fiducia nella luce della parola. Un piccolo gesto di resistenza affinché si compia un futuro di pace.
