
Venerdì 10 ottobre si è inaugurato il ciclo di quattro concerti con la brasiliana Lari Basilio, straordinaria chitarrista e compositrice.
Il Teatro Caio Melisso fu edificato nel 1668 ed è uno dei più antichi teatri italiani a palchetti.
Prese in nome di Nobile Teatro e dal 1880 l’attuale intitolazione allo storico bibliotecario di fiducia dell’imperatore Augusto, scrittore, commediografo e grammatico.
La sala a ferro di cavallo ha tre ordini di palchi e loggione con capienza di trecento posti ed è considerato uno dei più eleganti in Italia; ospita anche gli spettacoli del Festival dei Due Mondi.

Lari Basilio è nata in Brasile a San Paolo nel 1988 in una famiglia di musicisti: a quattro anni ha iniziato a studiare organo e ad otto anni suo padre, che suonava la chitarra, le insegnò i primi accordi e si innamorò di questo strumento, per poi prendere lezioni private dal noto jazzista Djalma Lima.
Nel 2010 si è laureata in legge a San Paolo ed esercitato la professione per un anno per abbandonarla e dedicarsi completamente alla musica.
In un ambiente dove spiritualità e musica si incontrano naturalmente ha saputo costruire uno stile personale fatto di precisione e sensibilità narrativa.
E’una chitarrista fuori dagli schemi, capace di ridefinire il concetto di chitarra moderna e rappresenta una voce rara nel panorama contemporaneo.
E’ riconosciuta a livello internazionale per lo stile che mescola jazz, fusion, funk, rock, le cui composizioni uniscono armonie complesse e linee melodiche con suggestioni acustiche in equilibrio tra tecnica ed emozione.
Le sue dita danzano sulla tastiera con una precisione che lascia senza fiato, ma è la sua capacità di costruire frasi musicali memorabili, cariche di emozione e pathos, a renderla un’artista speciale i cui brani alternano assoli infuocati e delicate introspezioni.
Il suo ultimo album “Redemption” presentato a Spoleto è un manifesto di questa fusione: un viaggio sonoro che esplora profondità emotive e virtuosismi controllati capaci di parlare ad ogni ascoltatore con un linguaggio universale e profondo.
Nel 2011 ha prodotto cinque canzoni strumentali: Extended Play, dal titolo “Lari Basilio”.
Nel 2014 ha vinto la categoria strumentale al Samsung Best of Blues Festival del Brasile esibendosi ad un pubblico di 15.000 persone.
Nel 2015 ha presentato CD e DVD di “The Sound of my room”.
Nel 2019 ha pubblicato “Far More” con una band di star: Vinnie Colaiuta alla batteria, Nathan East al basso e Greg Phillinganes alle tastiere e pianoforte, nonché con ospiti Joe Satriani nel brano “Glimpse of Light” e Siedah Garrett nel brano “Man in The Mirror”, per il quale Lari ha creato un nuovo arrangiamento.
Nel 2021 ha rilasciato, in collaborazione con Ibanez Chitarre, la sua prima chitarra signature, la Ibanez LB1, che è diventata uno dei modelli più venduti, accanto alle “storiche chitarre” di Steve Vai e Joe Satriani.
Nel 2022 ha pubblicato “Your Love” che è rimasto per parecchie settimane nei primi posti di “iTunes” nella classifica rock mondiale.
Nel 2025 ha pubblicato “Redemption” con undici brani.
Nel teatro gremito sono state molto apprezzate e partecipate le esecuzioni di questa giovane, simpatica e sorridente artista che si è proposta alternandosi con tre chitarre di colore bianca, lilla e nera insieme alla band costituita da Lucas Bridan alla batteria, Arthur De Palla al basso e Leo Bomeny alle tastiere e chitarra.
Una esperienza inusuale è stato un brano suonato al buio, maggiormente immersivo ed un po’ disorientante per l’ascoltatore, con la musica che “roteava” nel ferro di cavallo del teatro.
