The World’s 50 Best Restaurants

The World’s 50 Best Restaurants

The World’s 50 Best Restaurants ha svelato oggi le prime 50 posizioni della classifica dei migliori ristoranti del mondo. Al primo posto il Noma di Copenaghen, in Danimarca, seguito dal Geranium (n.2), sempre a Copenaghen, e dal ristorante spagnolo Asador Etxebarri (n.3) di Atxondo. Sono 8 i ristoranti che entrano per la prima volta nella classifica 1-50 che vede rappresentati 26 Paesi da tutto il mondo.

Noma Copenaghen

Segnaliamo anche la presenza di quattro eccellenze italiane nella top 50 dei migliori ristoranti del mondo: Debutta al n.15 della classifica il Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia), guidato dallo chef Riccardo Camanini – vincendo l’Highest New Entry Award, sponsorizzato da Aspire Lifestyles; Al n.18 il ristorante Piazza Duomo di Alba (Cuneo), con a capo lo chef Enrico Crippa; Alla posizione n.26 il ristorante Le Calandre di Rubano (Padova), guidato dallo chef Massimiliano Alajmo; Infine, al n.29 della classifica il ristorante Reale di Castel di Sangro (Aquila), gestito dallo chef Niko Romito.

Le Calandre – Chef Massimiliano Alajmo

La lista 2021 dei migliori ristoranti del mondo include locali di 26 paesi; otto i debutti e due i ritorni in classifica

  • Il Noma di Copenaghen (Danimarca) è stato nominato The World’s Best Restaurant 2021, riconoscimento sponsorizzato da S.Pellegrino e Acqua Panna
  • È italiano l’ingresso più alto: il ristorante Lido 84 di Gardone Riviera raggiunge la posizione 15 e conquista il premio Highest New Entry, sponsorizzato da Aspire Lifestyles
  • The Chairman di Hong Kong (Cina) riceve l’Highest Climber Award, sponsorizzato da Alaska Seafood, salendo di 31 posizioni al numero 10 in classifica
  • Il ristorante Steirereck di Vienna (Austria) vince il Gin Mare Art of Hospitality Award
  • Lo chef Victor Arguinzoniz dell’Asador Etxebarri di Atxondo (Spagna) è votato dai suoi colleghi come vincitore dell’Estrella Damm Chefs’ Choice Award
  • Will Goldfarb di Room4Dessert a Bali (Indonesia) si aggiudica il The World’s Best Pastry Chef Award, sponsorizzato da Cacao Barry
  • Il Boragó di Santiago (Cile) riceve il Flor de Caña Sustainable Restaurant Award
Piazza Duomo di Alba (Cuneo) – Chef Enrico Crippa

S.Pellegrino & Acqua Panna hanno sponsorizzato la manifestazione che si è svolta oggi ad Anversa, nelle Fiandre e che ha visto riunite le stelle del mondo della ristorazione. L’evento di quest’anno ha celebrato ristoranti di 26 Paesi distribuiti su cinque continenti, culminando nell’annuncio di un nuovo numero 1: lo chef René Redzepi, che è salito sul palco per ricevere la doppia onorificenza per il suo ristorante Noma di Copenaghen (Danimarca) come The World’s Best Restaurant 2021 e The Best Restaurant in Europe 2021.

Il Noma sale al gradino più alto della classifica dalla seconda posizione del 2019, quando ha debuttato come Highest New Entry. Prende il posto di Mirazur, vincitore della scorsa edizione e oggi promosso nella hall of fame dei ristoranti Best of the Best. Il podio di quest’anno è completato dal secondo posto del Geranium, sempre a Copenaghen (Danimarca), e dal terzo posto dall’Asador Etxebarri di Atxondo (Spagna).

Il riconoscimento ottenuto dal Noma testimonia l’infallibile attenzione di chef Redzepi e del suo team per gli ingredienti di stagione insoliti e per un menu rigorosamente stagionale, diviso in tre periodi: frutti di mare in inverno, verdure in estate, e selvaggina e sapori della foresta in autunno, con materie prime procurate localmente ed esaltate nel piatto in modi creativi e complessi. Sono tre gli elementi di novità – location, concept e proprietà – che rendono di fatto il Noma (a volte chiamato Noma 2.0) un nuovo ristorante, eleggibile quindi nella classifica di The World’s 50 Best Restaurants. Nella sua versione precedente il Noma è stato in vetta alla lista dei 50 Best in quattro occasioni: nel 2010, 2011, 2012 e 2014.

William Drew, direttore dei contenuti per The World’s 50 Best Restaurants, commenta: “Il Noma è stato probabilmente il ristorante più influente della sua generazione, stabilendo nuovi standard in termini di ricerca e selezione degli ingredienti, sviluppo dei piatti e presentazione. È diventato una delle destinazioni culinarie più ricercate dai consumatori di tutto il mondo e siamo lieti di annunciarlo come il numero 1 di quest’anno. È anche meraviglioso vedere otto nuovi ristoranti che fanno il loro debutto e due rientri dopo uno dei periodi più difficili che il settore abbia vissuto. È stato un onore essere testimoni della resilienza e dello spirito comunitario di così tanti ristoranti presenti e non nella lista di The World’s 50 Best Restaurants”.

Reale – location Castel di Sangro (Aquila)

A livello di Paesi, Spagna e Stati Uniti sono in testa alla classifica di The World’s 50 Best Restaurants con sei ristoranti ciascuno. La Spagna vanta due locali nella top 10 – l’Asador Etxebarri (No.3) e il Disfrutar di Barcellona (No.5) –, seguiti dal ristorante Elkano (No. 16) a Getaria e il sempre popolare Mugaritz (No.14) a San Sebastián. Per gli Stati Uniti, il Cosme di New York è al numero 22, il Benu di San Francisco al 28 e il SingleThread al 37. Anche l’Italia è ben rappresentata con quattro ristoranti nella lista, compreso il nuovo ingresso del ristorante Lido 84 a Gardone Riviera (No.15), vincitore dell’Highest New Entry Award, sponsorizzato da Aspire Lifestyles.

Il Sudafrica si fa notare con la new entry Wolfgat al numero 50, vincitore del premio The Best Restaurant in Africa. Altre nuove entrate nella top dieci di quest’anno includono The Chairman di Hong Kong che, con una scalata di ben 31 posizioni, raggiunge il numero 10 e ottiene l’Highest Climber Award, sponsorizzato da Alaska Seafood. Al numero 9 c’è il Pujol di Città del Messico, riconosciuto anche come The Best Restaurant in North America. Il ristorante Odette di Singapore, al numero 8, sale di 10 posizioni e viene premiato The Best Restaurant in Asia, mentre il Frantzén di Stoccolma raggiunge il numero 6 salendo di 15 posti.

Al basco Victor Arguinzoniz, maestro della griglia, va l’Estrella Damm Chefs’ Choice Award: il premio, votato dai principali chef del mondo, riconosce l’influenza significativa che il vincitore ha avuto sulla comunità della ristorazione.

Il Gin Mare Art of Hospitality Award è assegnato allo Steirereck (No.12) di Vienna, ristorante noto per aver infranto i canoni della cucina austriaca. Sotto la direzione di Heinz e Birgit Reitbauer, rispettivamente chef e direttore di sala, lo Steirereck è diventato simbolo della cucina all’avanguardia radicata nella campagna Stiriana, mentre ogni dettaglio del servizio – dalla lista dei vini all’ampia offerta di formaggi – è orchestrato con gusto da Birgit.

Il Boragó (No.38) a Santiago del Cile vince il Flor de Caña Sustainable Restaurant Award 2021. Questo riconoscimento è verificato in modo indipendente dal Food Made Good Global – ramo internazionale della Sustainable Restaurant Association – che valuta in base a determinati criteri di sostenibilità le strutture nella lista dei 100 ristoranti che si autocandidano per il premio.

Il pasticcereWill Goldfarb del Room4Dessert a Bali (Indonesia) si porta a casa il The World’s Best Pastry Chef Award, sponsorizzato da Cacao Barry. Goldfarb si è dedicato con passione ai dessert per tutta la sua carriera e concentra gran parte del suo lavoro sulla sostenibilità, coltivando piante ed erbe per il suo ristorante. Ha aperto il primo Room4Dessert a New York nel 2006, seguito da una nuova versione nel 2014 a Bali, in Indonesia, dove attualmente risiede.

Tra coloro che hanno accettato oggi ad Anversa i premi speciali preannunciati nelle scorse settimane ci sono la chef peruviana Pía Léon – a capo dei ristoranti Central, Kjolle e Mil –, riconosciuta con il The World’s Best Female Chef Award, sponsorizzato da Nude Glass; la chef Dominique Crenn dell’Atelier Crenn, nata in Francia e residente a San Francisco, a cui è stato assegnato l’Icon Award; e il ristorante londinese Ikoyi, vincitore dell’American Express One To Watch Award.

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