Michele De Lucchi l’Uomo e le sue Mani alla Biennale

Michele De Lucchi l’Uomo e le sue Mani alla Biennale

Michele De Lucchi Giovanna Zabotti

Ancora qualche giorno prima che la Biennale di Architettura 2021 dia l’arrivederci a Venezia al prossimo anno. Nel frattempo, tra gli eventi di chiusura, nella sede veneziana di TREND Group dove si trova l’ultima fornace storica a fiamma viva dell’isola, è stato ospitato l’ultimo dei quattro incontri Fuori Padiglione, compreso nel ciclo di conferenze in cui l’architetto, grande protagonista di questa edizione con le Education Stations (Happy Stations, Education Stations, Earth Stations Interactors e, infine, Earth Stations Many Hands) ha dialogato con Alberto Cavalli, giornalista e direttore Generale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano e nel 2018 direttore artistico di Homo Faber.

Uomo e Natura: Earth Stations Many Hands – architetture monumentali realizzate con tecniche artigianali” è stato il tema dell’incontro ospitato da Orsoni Venezia 1888, Gruppo TREND, aperto dalla curatrice del Padiglione Venezia Giovanna Zabotti.

Con il gruppo del Padiglione– spiega Giovanna Zabotti–  abbiamo fortemente voluto queste occasioni di incontro credendo nell’importanza del dialogo come forma di comunicazione. Sono stati incontri di altissimo livello, in cui l’architettura si è trasformata nel punto di partenza (o di arrivo) di argomenti straordinari, come l’educazione, la crescita, l’evoluzione e il cambiamento. Da sempre il Padiglione è il luogo dove stimolare il dialogo tra arte/architettura e artigianato. Per cui chiudere il ciclo da Fornace Orsoni sul tema del legame tra architettura e artigianato è stata una scelta ideale”.

Sotto il titolo di Many Hands viene affrontato da Michele De Lucchi il tema dell’artigianato usando i criteri delle Earth Stations, definendo una serie di visioni architettoniche di edifici monumentali dedicate all’uomo e alle sue mani. Peculiarità dello stile musivo di TREND, espressione artistica nel mondo del dialogo tra uomo, natura, architettura e artigianato attraverso le competenze professionali, la diffusa sensibilità artistica e la capacità manifatturiera. Una capacità che si declina in eccellenza artigianale attraverso Orsoni, che viene valorizzata dal Gruppo TREND nel mondo in patrimoni architettonici monumentali del calibro della Sagrada Família di Barcellona, della Torre dell’Orologio della Mecca e molti altri.

Vogliamo ringraziare il Padiglione Venezia per l’opportunità offertaci di ospitare questo prestigioso evento- dichiara Giuseppe Fano, Presidente di TREND Group– che leggiamo come un riconoscimento del nostro perdurante impegno di preservare le competenze del territorio ed il saper fare dei nostri artigiani valorizzandole nel mondo grazie alla presenza globale del nostro Gruppo”.

Le Earth Stations sono edifici realizzati a mano che utilizzano materiali e tecniche tipici delle regioni climatiche in cui è suddiviso il mondo. Per ogni clima è ne è stata progettata una, concepita come il luogo dove raccogliere, dimostrare e sperimentare tutte le tecniche artigianali autoctone, dalla costruzione di oggetti alla preparazione di cibi con ricette locali.

 Gli eventi sono stati realizzati in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e la Fondazione degli Architetti P.P.C. della provincia di Venezia.

TREND Group è leader mondiale nel settore del mosaico di vetro e in foglia d’oro, smalti veneziani e superfici in pietra ingegnerizzata per l’alto design. Fonda il suo successo su un approccio ‘glocal’, coniugando antiche tradizioni e competenze manifatturiere musive locali con le più avanzate tecniche produttive e di progettazione 4.0. L’azienda nasce con una filosofia improntata al rispetto dell’ambiente, che si concretizza nei suoi prodotti –  contenenti un’alta percentuale di materiali riciclati post-consumo – e certificata dalle principali organizzazioni internazionali operanti nel campo dell’edilizia sostenibile. Con impianti produttivi e uffici commerciali in quattro continenti, è riconosciuta nel mondo per progetti, tra gli altri, del calibro della Torre dell’Orologio della Mecca, della Sagrada Família di Barcellona, della Basilica di San Marco a Venezia, della tomba di Nureyev, dell’Academy Museum di Los Angeles.

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