“Vedere Oltre” Reggio Emilia, Modena e Parma celebrano Luigi Ghirri

“Vedere Oltre” Reggio Emilia, Modena e Parma celebrano Luigi Ghirri

Da sinistra a destra: L’Assessore alla Cultura e politiche giovanili del Comune di Parma, Michele Guerra. l’Assessora  a Cultura, Marketing territoriale e Pari opportunità del Comune di Reggio Emilia, Annalisa Rabitti, Adele Ghirri dell’archivio  Eredi Luigi Ghirri, l’Assessore alla Cultura, Politiche giovanili,
Città universitaria del Comune di Modena, Andrea Bortolamasi, l’assessore Regionale al turismo Andrea Corsini

Dalle mostre sulla Via Emilia al neonato Premio Ghirri, dai seminari di studio alle testimonianze d’autore fino a una pubblicazione: partono le celebrazioni di Luigi Ghirri dal titolo “Vedere Oltre”, nel trentennale della morte di uno dei maggiori fotografi del Novecento

 Lungo tutto il 2022 una ricca programmazione di eventi, articolata sulle città di Reggio Emilia, Parma e Modena, promossa con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Apt Servizi Emilia-Romagna. Si parte con tre esposizioni che aprono le porte di collezioni e archivi, come quelli della Fototeca della biblioteca Panizzi e degli eredi Luigi Ghirri a Reggio Emilia, della Fondazione Modena Arti Visive a Modena, dello CSAC dell’Università di Parma. –

L’attore Stefano Accorsi, testimonial dell’Emilia Romagna, sarà protagonista di un video omaggio all’artista e alla sua terra emiliana – Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini: “Tutta l’opera di Ghirri, riconosciuta nel nostro Paese e anche fuori dai confini nazionali, è sempre stata intimamente legata all’Emilia-Romagna. Lo celebriamo con un calendario necessariamente ricco per raccontare una figura imprescindibile per la fotografia italiana

L’Assessore al Turismo Andrea Corsini:Attraverso lo sguardo minimale e poetico di Ghirri gli angoli più suggestivi e spesso conosciuti della nostra Via Emilia sono stati “raccontati” al pubblico di tutto il mondo ed oggi trovano spazio tra le opere di tutti i più grandi musei. Un’originalissima e sofisticata forma di promozione turistica, di racconto del territorio e della sua identità, della cui efficacia beneficiamo ancora oggi

 Sono trascorsi trent’anni dalla scomparsa prematura di Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Reggio Emilia 1992), figura centrale nel panorama internazionale della fotografia del secondo Novecento, la cui fama ha oltrepassato prima i confini emiliani e poi quelli nazionali esponendo tra le più prestigiose gallerie, istituzioni e realtà museali di tutto il mondo. ll trentennale della morte vuole essere l’occasione per rinnovare l’interesse di residenti e turisti verso un’eccellenza della cultura fotografica emiliano romagnola.

“Luigi Ghirri. Vedere Oltre” diventa parte del patrimonio fotografico dell’Emilia-Romagna, terra sempre più profondamente vocata alla fotografia, che nel 2021 ha ideato Photo Valley, la prima, completa, mappatura di tutto quello che ruota attorno alla fotografia in regione, scaricabile da https://www.travelemiliaromagna.it/photovalley/.

Reggio Emilia: da “Italia in miniatura” al Premio Ghirri

La sezione di fotografia di Palazzo dei Musei di Reggio Emilia ricorda l’artista con la mostra dal titolo: “In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive”a cura di Ilaria Campioli, Joan Fontcuberta, Matteo Guidi, realizzata in collaborazione con Fototeca Biblioteca Panizzi, Archivio Eredi Luigi Ghirri, ISIA Urbino.

La mostra, aperta dal 29 aprile 2022 all’8 gennaio 2023, riunisce per la prima volta le fotografie che Ghirri realizzò nel contesto del parco tematico Italia in miniatura, pensato e progettato da Ivo Rambaldi nelle vicinanze di Rimini, inaugurato nell’estate del 1970.

È l’essenza stessa del parco che presumibilmente ha portato Ghirri a esplorarlo in più riprese, dalla fine degli anni Settanta alla prima metà degli Ottanta. In mostra fotografie anche inedite provenienti dalla serie “In scala”, per la prima volta in dialogo con una selezione dei materiali dell’archivio del parco, prodotti da Ivo Rambaldi in quegli stessi anni. Oltre a mappe, schizzi, appunti e altri documenti, spiccano le fotografie realizzate da Rambaldi in viaggio per l’Italia.

A completare la mostra, i progetti fotografici realizzati da un gruppo di lavoro formato da artisti emergenti, catalizzato da Joan Fontcuberta e Matteo Guidi a partire da un workshop all’ISIA di Urbino. 

Sempre a Reggio Emilia, Ghirri sarà protagonista ai Chiostri di San Domenico di Giovane Fotografia Italiana, in programma in concomitanza con il Festival Fotografia Europea, dal 29 aprile al 12 giugno 2022. La nona edizione dell’open call dedicata ai migliori artisti e artiste della fotografia contemporanea under 35 in Italia, si presenta con un’importante novità: l’istituzione del Premio Luigi Ghirri, grazie alla collaborazione con l’Archivio Eredi Luigi Ghirri. Il premio verrà attribuito, durante le giornate inaugurali del festival, a uno dei sette artisti –Marcello Coslovi, Chiara Ernandes, Claudia Fuggetti, Caterina Morigi, Giulia Parlato, Riccardo Svelto, Giulia Vanelli– selezionati da una giuria internazionale e in mostra nel complesso domenicano.

Infine ai Chiostri di San Pietro sono previsti workshop e nuovi progetti fotograficiper l’autunno 2022. Il Comune di Reggio Emilia inviterà alcuni artisti a realizzare nuove produzioni attraverso workshop e modalità di partecipazione attiva della cittadinanza: i risultati verranno successivamente esposti ai Chiostri di San Pietro.

 Modena in mostra le opere fotografiche della Fondazione Arti Visive

Fu a Modena che Ghirri inaugurò nel 1972 la sua prima mostra. Oggi la città rivive il talento di questo maestro con un’esposizione che sarà allestita dal 16 settembre al 16 ottobre 2022 negli spazi di FMAV-Fondazione Modena Arti Visive di Palazzo Santa Margherita. La mostra, a cura di Daniele De Luigi, pensata per le celebrazioni dell’artista, parte dalle fotografie presenti nelle collezioni gestite da FMAV (la Raccolta della Fotografia della Collezione Galleria Civica del Comune di Modena e la Collezione Fondazione di Modena). Le fotografie del periodo iniziale saranno affiancate da immagini e pubblicazioni riguardanti il seminale rapporto di Ghirri con gli artisti concettuali modenesi. La serie di “Colazione sull’erba”, presentata nelle sale ex Sip di Piazza Grande nel 1975, sarà il punto di partenza per esporre cataloghi e documenti che raccontano il suo ruolo di animatore delle attività sulla fotografia alla Galleria Civica, insieme a Oscar Goldoni, di cui parimenti nel 2022 ricorrono i trent’anni dalla morte. L’esposizione si concluderà con alcune fotografie di paesaggio e architettura degli anni Ottanta, tra cui quelle della celebre serie Versailles.

 Parma: incontri, giornate di studio e una mostra sulla fotografia di paesaggio

Il rapporto di Luigi Ghirri con Parma, iniziato agli esordi della sua vicenda, è stato prima di tutto rapporto con l’Università, con il CSAC fondato da Arturo Carlo Quintavalle, con Massimo Mussini, con quell’istituzione che ebbe il grande fotografo come interlocutore d’eccellenza, non solo per la donazione di quasi 2000 stampe che fanno del CSAC la maggiore raccolta di sue fotografie vintage. La città ospiterà quindi una serie di incontri e giornate di studio a carattere pubblico che vedranno studiosi, artisti, scrittori, riflettere sull’opera ghirriana e sul grande impatto che questa ebbe sulla cultura, non solo visiva, del secondo Novecento. Con i materiali conservati negli archivi CSAC sarà allestita una mostra e pubblicato un volume, che restituiscono l’intenso e complesso rapporto di Luigi Ghirri con l’Università di Parma e con la generazione di autori che nel corso degli anni Settanta definirono con lui una nuova fotografia di paesaggio: il modello della foto di Walker Evans, la definizione di un approccio differente alla Storia della fotografia, gli autori della sua generazione che tra ricerca concettuale e riflessione sui media inventarono un “nuovo vedere”.

 Photovalley, il progetto della Regione per una terra votata alla fotografia

Il nome di Luigi Ghirri è la punta di diamante di un ricco patrimonio legato alla fotografia che l’Emilia Romagna può vantare, e che oggi è a disposizione di appassionati e curiosi. È la prima mappatura completa di tutto quello che ruota attorno alla fotografia in regione: ben 190 le realtà segnalate distribuiti su 60 comuni, tra archivi fotografici, collezioni, circoli fotografici e associazioni culturali, editori, festival e manifestazioni, fototeche e biblioteche, gallerie e spazi espositivi, luoghi notevoli e fotogenici, musei, enti e fondazioni, scuole, corsi e workshop. Grazie a una mappa interattiva, con possibilità di ricerca “multi chiave” si possono cercare tutte le mete fotografiche, di tipo museale, archivi fotografici, circoli ecc. Un database in progress, che viene costantemente aggiornato di nuovi contenuti. Tutto a portata di clik: www.travelemiliaromagna.it/photovalley

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