Dal 28 febbraio al 3 marzo all’interno del Padiglione Italia, nello spazio della Regione Piemonte, l’associazione internazionale U.V.A., che a oggi riunisce 11 vigneti nati in città – ne fanno parte le vigne di Torino, Milano, Venezia, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone e New York – parteciperà alla più grande mostra espositiva mondiale per promuovere il vigneto urbano, un’eccellenza dal respiro tutto italiano, come modello di turismo e di sviluppo cittadino sostenibile.
A pochi mesi da un prestigioso successo internazionale – lo scorso ottobre è entrato ufficialmente in U.V.A. il vigneto urbano di New York, il primo al di fuori dai confini europei – la Urban Vineyards Association si prepara quindi a un ulteriore upgrade sul panorama globale. La presenza all’Expo di Dubai ha, infatti, come obiettivo quello di affacciarsi a una delle vetrine più importanti in fatto di innovazione e sviluppo, per promuovere la vigna urbana come esempio di rigenerazione delle città sia sul piano del turismo sia su quello della qualità della vita per i cittadini.
Un unicum in grado di rivoluzionare le aree urbane e di diventare il simbolo di un modello di vita più sostenibile. Quattro le principali direttrici del progetto: diffondere una delle più preziose eccellenze enogastronomiche come il vino; sostenere una pianta con un ruolo centrale nell’aridocultura (o dry farming); dare vita a spazi di aggregazione verdi che ospitino piccole comunità in totale rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali; sviluppare un asset turistico, dato dal mix fra sostenibile e smart, in piena linea con i trend di rinnovamento sociale e ambientale.
Tematiche di estrema attualità che saranno il focus della conferenza U.V.A. in programma mercoledì 2 marzo alle ore 13.30 (orario italiano) presso il Padiglione Italia, in occasione del Piemonte Regional Day. L’evento, fruibile anche in diretta streaming su: https://youtu.be/hJGJWegKSng sarà l’occasione per presentare a un parterre di grande prestigio l’Associazione, i suoi soci e la filosofia alla base del progetto U.V.A., ma anche per promuovere il vigneto di città come spazio urbano di nuova generazione, efficiente e innovativo e come nuovo asset per un futuribile modello di turismo intelligente, sostenibile e inclusivo
La presenza di U.V.A. a Dubai punta pertanto ad allargare la platea di soci e investitori in tutto il mondo, attestando la forte impronta italiana in un contesto sempre più internazionale. U.V.A. sarà tra i protagonisti all’interno dello spazio dedicato alla Regione Piemonte che, fin da subito, ha accettato con entusiasmo di collaborare per il legame a doppio filo che la lega all’Associazione. Il cuore di UVA ha infatti iniziato a battere proprio nella regione sabauda, in occasione della manifestazione “Vendemmia a Torino” del 2019: fondatore e presidente è Luca Balbiano, produttore vitivinicolo della provincia di Torino che dal 2009 gestisce Vigna Villa della Regina, la vigna metropolitana del capoluogo piemontese da cui tutto è iniziato.
“L’Italia è una terra di grandi vini e il Piemonte con le sue colline di Langhe Roero e Monferrato è stato riconosciuto dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità – sottolinea Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte -. Per il nostro Paese il vino è cultura, storia, tradizione, ma anche futuro. Per questo siamo molto orgogliosi che proprio dall’Italia, dal Piemonte, sia partita l’intuizione che ha portato oggi a una grande sinergia internazionale per valorizzare un gioiello raro e prezioso come le vigne urbane. A Torino la “Vigna della Regina” è rinata all’interno di una delle antiche Residenze Reali, grazie all’intervento del Ministero dei Beni Culturali, al lavoro della famiglia Balbiano e al supporto della Regione Piemonte con il progetto “Vendemmia a Torino – Grapes in town”. Ma in altre parti del mondo esistono esperienze analoghe, pur nella loro unicità, che raccontano di radici così forti da riuscire a svilupparsi perfino nel cuore urbano di una metropoli. Credo che valorizzare questo patrimonio sia una occasione straordinaria per tutti coloro che hanno la fortuna di esserne custodi, a cominciare da noi”.
“In un momento complesso a livello globale come quello che stiamo attraversando ormai da diversi anni è diventato fondamentale studiare nuovi approcci e promuovere modelli virtuosi per il nostro pianeta – Racconta Luca Balbiano, Presidente di U.V.A. – Una vetrina come quella dell’Expo Dubai è un’occasione imperdibile per poterci raccontare e per promuovere la nostra Associazione e i progetti in cui crediamo fortemente. Il vigneto urbano non ha soltanto valore dal punto di vista vitivinicolo. È un patrimonio storico, culturale e sociale che va tutelato e accompagnato nella sua evoluzione. È un modello innovativo per le città di domani, un inno alla bellezza sostenibile, un’opportunità da cogliere per dare vita ad un turismo più consapevole, intelligente e rispettoso. È l’esempio perfetto di come la Natura possa davvero salvare il mondo”.
Le vigne urbane riunite nella Urban Vineyards Association sono:
- Vigna della Regina all’interno di Villa della Regina a Torino
- la vigna Clos Montmartre di Parigi
- il Clos de Canuts a Lione
- i vigneti ritrovati della Laguna di Venezia
- la vigna di Castel di Pugna “Senarum Vinea” di Siena
- la Vigna di Leonardo all’interno della Casa degli Atellani a Milano
- la Vigna del Gallo all’interno dell’orto botanico dell’Università di Palermo
- i filari di San Francesco della Vigna a Venezia
- il Clos all’interno del Palais des Papes di Avignone
- i filari di Rooftop Reds impiantati sui tetti di Brooklyn a New York
- la Etna Urban Winery di Catania
Fanno parte di U.V.A. Anche: – Amici di Villa della regina, Coldiretti Piemonte, Benedetto Carella, Associazione Nazionale Città del Vino. Info: www.urbanvineyards.org