Apre “La Galleria delle Collezioni Reali”, la tappa più recente dell’eredità dei monarchi spagnoli a Madrid

Apre “La Galleria delle Collezioni Reali”, la tappa più recente dell’eredità dei monarchi spagnoli a Madrid

©Patrimonio Nacional

Il nuovo museo di Madrid, la Galleria delle Collezioni Realisarà ufficialmente inaugurato, alla presenza del re Felipe VI e della regina Letizia, il 25 luglio per non interferire con il calendario elettorale. Ma la Galleria ha già schiuso le sue porte, con alcune giornate con 10 mila ingressi gratuiti, già tutti esauriti; ma dall’8 luglio sarà aperta tutte la settimana dalle 10 alle 20, alle 19 la domenica. Il progetto della Galleria, avviato nel 1998, raccoglie il vasto patrimonio accumulato nei secoli dai re succedutisi sul trono di Spagna, almeno una parte visto che nel nuovo museo trovano posto 650 delle 170 mila opere d’arte tra arazzi, sculture, armature, dipinti, ceramiche e carrozze, una fontana e colonne monumentali; sono tesori passati ufficialmente dalla proprietà della Corona dalla nazionalizzazione del 1930 e l’idea dei responsabili di Patrimonio Nazionale è di sostituire a rotazione un terzo dei pezzi esposti con gli altri ancora conservati. Così riusciamo a esporre la ricchezza storico-artistica del nostro Paese in 5 secoli di collezioni – ha detto Ana de la Cueva, presidente di Patrimonio Nazionale – Una fantastica cassa di risonanza per far conoscere ai turisti i siti Reali gestiti dalla nostra istituzione e tutto il lavoro che facciamo per conservarli”. “E’ il museo dei musei – ha detto la direttrice delle Collezioni Reali Leticia Ruiz – che mostra al pubblico l’istituzione culturale più importante d’Europa; tutti i pezzi esposti convivono con l’edificio contemporaneo, che dialoga armonicamente con il suo contenuto”. 

Panorámica ©Patrimonio Nacional

E’ il museo dei musei – ha detto la direttrice delle Collezioni Reali Leticia Ruizche mostra al pubblico l’istituzione culturale più importante d’Europa; tutti i pezzi esposti convivono con l’edificio contemporaneo, che dialoga armonicamente con il suo contenuto”.

Sala de los Borbones ©Patrimonio Nacional

 L’edificio del Museo è adiacente al Palazzo Reale, in plaza de la Armería, prospiciente anche la Cattedrale dell’Almudena; la mostra si sviluppa verticalmente, dal piano terra a quelli inferiori, secondo un criterio cronologico: dai resti delle mura arabe del IX secolo d.c. ai beni dei re spagnoli della casata Asburgo del XVI e XVII secolo, tra armature, arazzi e dipinti di pregio come la Salomè del Caravaggio o il Cavallo bianco di Velazquez. I Borboni hanno una sala intera al secondo livello che raccoglie diversi esempi di arti decorative, arazzi, strumenti musicali e mobili, ma anche importanti opere di Mengs, Goya, Tiepolo, Paret o Maella. L’ultimo piano il cui ingresso si trova sulla Cuesta de la Vega, è stato concepito come uno spazio espositivo più dinamico dove, oltre alla sala riservata alle mostre temporanee, è presente un grande cubo immersivo nel quale verranno realizzate proiezioni a 360° degli spazi architettonici e naturali dei Siti Reali.

Sala Borbones Isabel II ©Patrimonio Nacional

Il nuovo museo è solo una parte dell’immenso patrimonio artistico, urbanistico e culturale che la Corona spagnola ha lasciato a Madrid, destinazione unica per scoprire la storia e l’eredità della famiglia reale. Nella capitale, infatti, è possibile visitare il Palazzo Reale, uno dei più grandi dell’Europa occidentale con i suoi oltre 135mila metri quadrati e 4.418 camere, e immergersi nelle sue storiche cucine.

Entrare nel Palazzo Reale, abitato ai tempi di Carlos III fino ad Alfonso XIII, significa fare un viaggio nella storia della Spagna; oggi non è la residenza degli attuali monarchi, ma un enorme museo gestito dal Patrimonio Nazionale. Spettacolare è anche il cambio della Guardia Reale, che si tiene ogni mercoledì e sabato presso la Puerta del Príncipe, o l’ancor più spettacolare Passaggio Solenne ogni primo mercoledì del mese con le sentinelle vestite con uniformi di gala simili a quelle indossate dall’esercito spagnolo al tempo di Alfonso XIII.

Per rivivere gli sfarzi dei reali è possibile soggiornare nella Royal Suite dell’hotel Mandarin Oriental Ritz, edificio ricco di storia con vista sul Museo del Prado; entrare nel Westin Palace, l’hotel più grande e lussuoso d’Europa, dal 1912 frequentato da celebrities e aristocratici; oppure nel Gran Meliá Palacio de los Duques, situato nell’ex palazzo dei Duchi di Granada de Ega, che ha mantenuto lo stile architettonico originale. Lì vicino si entra nel Teatro Reale, progettato dall’architetto Antonio López Aguado sotto il regno di Isabella II: inaugurato nel 1850, oggi è uno dei templi internazionali del bel canto.

In Calle Princesa, non lontano dal Palazzo Reale, ci si addentra nella Madrid reale visitando il Palacio de Liria, grande edificio del XVIII secolo, sede della residenza della Casa de Alba con la sua prestigiosa collezione d’arte e la magnifica biblioteca che contiene più di 18mila volumi e gioielli bibliografici, come l’unica collezione di Cristoforo Colombo e la prima edizione del Don Chisciotte. Il viaggio nella Madrid reale prosegue nel tempio dell’arte e della cultura, il Museo del Prado, che ha aperto le sue porte per la prima volta grazie al sostegno di María Isabel de Braganza, moglie di Fernando VII, e che oggi ospita capolavori assoluti d’arte spagnola, italiana e fiamminga e che possiede una straordinaria collezione di 8.600 dipinti e più di 700 sculture. Si passa poi a visitare il Monastero Descalzas Reales, situato nell’antico palazzo dove vissero Carlos I e Isabella di Portogallo e dove nacque la loro figlia Juana, poi fondatrice del convento. All’interno è sorprendente la ricchezza di dipinti seicenteschi e di arazzi tessuti a Bruxelles su cartoni di Rubens. Un’esperienza unica è visitare la Fabbrica Reale di Arazzi, che dal XVIII secolo realizza tappeti e arazzi a mano, conservando le sue radici nella tradizione tessile spagnola e che oggi offre la possibilità di contemplare gli artigiani al lavoro mentre realizzano e restaurano gli arazzi della Corona.

Il viaggio alla scoperta dell’eredità reale passa anche per i giardini e i parchi, nati per divertire i monarchi e oggi luoghi imprescindibili per visitatori e madrileni: i giardini Sabatini, di fronte alla facciata nord del Palazzo Reale, sono tra i più belli della ‘Madrid de los Austrias’; spettacolare è anche il Real Jardín Botánico, nato accanto al museo del Prado. Ci sono anche Casa de Campo, sito reale destinato alla caccia e allo svago della monarchia dal 1562 e il parco del Retiro, con i suoi 125 ettari e più di 15mila alberi, patrimonio dell’Unesco. 

Persino facendo shopping si possono scoprire testimonianze reali: La Violeta, per esempio, è un’azienda dolciaria familiare aperta nel 1915 che ha avuto tra i suoi clienti anche re Alfonso XIII. Un altro luogo che vale la pena visitare è Capas Seseña, inaugurato nel 1901 vicino a Puerta del Sol: qui si può acquistare il mantello spagnolo fatto a mano secondo metodi tradizionali. C’è anche una Madrid gastronomica reale: Lhardy è il primo ristorante di lusso della capitale; inaugurato nel 1839, nei suoi oltre 175 anni di storia è stato frequentato da membri della famiglia reale spagnola come Isabella II. El Riojano è una pasticceria fondata nel 1855 da un fornaio madrileno che lavorava per la famiglia reale e che oggi mantiene intatta la sua decorazione originale. Casa Mira, fondata nel 1855, è famosa per il torrone artigianale: i suoi dolci divennero così popolari che divenne il fornitore della Casa Reale durante il regno di Isabella II e di Alfonso XIII; la sesta generazione della famiglia Mira gestisce ancora lo stabilimento, situato nella centralissima Carrera de San Jerónimo.

Info: https://www.spain.info/it/siti-interesse/galleria-delle-collezioni-reali/

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