Al MEET l’opera d’arte immersiva e interattiva di Celine Daemen ci fa viaggiare nell’ADE

Al MEET l’opera d’arte immersiva e interattiva di Celine Daemen ci fa viaggiare nell’ADE

Il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo, presenta Eurydice, a descent into Infinity, l’opera d’arte immersiva, interattiva e multisensoriale ispirata al mito di Orfeo ed Euridice, firmata dall’artista Celine Daemen, già presentata presso La Biennale Cinema e i VR Days di Rotterdam.

All’interno della Sala Immersiva di MEET, i partecipanti vivono un’esperienza a 360° indossando il visore. Muovendosi nello spazio, al visitatore sembrerà di vagare nell’Ade come Orfeo alla ricerca dell’amata perduta. Eurydice, a descent into infinity è un viaggio solitario in uno spazio intermedio, tra materia ed eternità, in cui il tempo svanisce e le leggi dello spazio diventano obsolete. Il pubblico si troverà a percorrere un labirinto di corridoi, rovine e balaustre, oltre il quale si aprono profondità e panorami vertiginosi, accompagnati da un canto ipnotico che trascina sempre più in profondità, fino al punto in cui il confine tra il mondo materiale e l’oltre, diventa sfocato.

L’opera è stata realizzata dallo Studio Nergens (Studio Nowhere), guidato dalla talentuosa regista olandese Celine Daemen.

Per me Euridice è come un vuoto seducente che ci chiama, che risveglia in noi il desiderio di lasciare andare questa realtà, desiderio dal quale nello stesso momento ci difendiamo affannosamente. Faccio parte di questo caos? La nostra più profonda identità è quella dei pensieri e delle osservazioni che riempiono la nostra coscienza oppure il vuoto o il nulla che si trova tra queste cose?” – afferma Celine Daemen.

Come nella tradizione dell’opera lirica come opera d’arte totale, che influenza profondamente il lavoro della regista, l’installazione riattraversa il mito dandogli una nuova forma multisensoriale.

La regista colloca il suo lavoro all’incrocio tra teatro, musica, arti visive e tecnologia. Dopo essersi diplomata all’Accademia di Arti Performative di Maastricht, ha realizzato diverse produzioni in cui l’immersione in un ambiente virtuale e l’elemento del sonoro costituivano il filo conduttore. Le esperienze sensoriali ideate e prodotte da Celine Daemen invitano il pubblico a guardare dentro di sé, portandolo in un luogo dove nascono associazioni personali in risposta a domande filosofiche universali.

Eurydice, a descent into infinity non è solo un’opera d’arte in Realtà Virtuale, ma un viaggio interiore che porterà il visitatore ad affrontare le proprie domande sull’esistenza. Il racconto rimane fuori campo, ma si insinua nell’esperienza nutrendo di suggestioni intermediali la performance del partecipante.  

Martedì 12 settembre alle ore 18.30, Celine Daemen terrà presso MEET un talk, durante il quale approfondirà alcuni aspetti dell’opera e racconterà i nuovi progetti in corso.

A seguito della presentazione, MEET Digital Culture Center e il progetto ERC Advanced Grant AN-ICON. An-Iconology: History, Theory, and Practices of Environmental Images propongono una tavola rotonda per approfondire gli spunti forniti dall’opera VR attraverso diverse prospettive tematiche.

Interverranno:

Andrea Pinotti (Università degli Studi di Milano, progetto ERC AN-ICON)

Pietro Conte (Università degli Studi di Milano, progetto ERC AN-ICON)

Silvia Romani (Università degli Studi di Milano)

Markus Ophälders (Università degli Studi di Verona)

Barbara Grespi (Università degli Studi di Milano, progetto ERC AN-ICON)

Eventi e cultura Notizie