“Restart. La cultura a Bologna è digitale” il progetto di potenziamento del patrimonio digitale di musei e biblioteche

“Restart. La cultura a Bologna è digitale” il progetto di potenziamento del patrimonio digitale di musei e biblioteche

Conferenza stampa Restart La cultura a Bologna è digitale

Mercoledì 6 dicembre, saranno presentati alla città in Archiginnasio i risultati del progetto biennale portato avanti dal Settore Biblioteche e Welfare culturale e dal Settore Musei Civici Bologna, sostenuto dal Ministero della Cultura nell’ambito del Fondo Cultura 2021, finalizzato al potenziamento delle tecnologie in ambito culturale e all’ampliamento del patrimonio digitale di musei e biblioteche.
 Potenziare l’uso delle tecnologie in ambito culturale e ampliare il patrimonio digitale di musei e biblioteche sono gli obiettivi portati avanti negli ultimi due anni grazie a Restart. La cultura a Bologna è digitale, progetto a cura del Settore Biblioteche e Welfare culturale e del Settore Musei Civici del Comune di Bologna, sostenuto dal Ministero della Cultura nell’ambito del Fondo Cultura 2021.

Il Dipartimento Cultura Sport e Promozione della città – cui afferiscono i due Settori – ha da tempo avviato progetti e interventi di adeguamento strutturale e implementazione delle tecnologie digitali per continuare a rispondere a quella che fino a qualche anno fa veniva definita la “sfida del digitale”, ma che oggi è un orizzonte di lavoro irrinunciabile.
Un elemento acceleratore di tali processi è stata senz’altro la pandemia da Covid-19, durante la quale le azioni in campo digitale hanno assunto un carattere di vera e propria urgenza, poiché solo grazie a questi strumenti è stato possibile, nei mesi di forzata chiusura al pubblico in presenza, garantire il proseguimento di alcuni servizi fondamentali delle Biblioteche e dei Musei. Per consentire modalità di fruizione del patrimonio bibliotecario e museale sono state infatti ideate e potenziate molteplici iniziative: prestito digitale, fornitura di riproduzioni, Document Delivery, palinsesti seriali sui social media, dirette streaming, sviluppo di app, video e virtual tour solo per citare le attività principali.

Restart. La cultura a Bologna è digitale è stato realizzato, anche a partire da tali istanze, grazie al cofinanziamento previsto dal bando del Ministero della Cultura del 20/5/2021, vinto dal Comune di Bologna per l’Area Nord-Est.
L’importo totale del progetto ammonta a € 392.000, di cui 235.200 finanziati dal MiC.

È la figura nodale di Pelagio Palagi (Bologna, 1775 – Torino, 1860) – artista, architetto ed eclettico collezionista di antichità, incisioni e disegni, destinati per suo lascito testamentario al Comune di Bologna dai quali trae origine l’attuale rete culturale cittadina – a fare da filo conduttore tra i soggetti coinvolti e le azioni realizzate: la Biblioteca dell’Archiginnasio, con la messa on line della nuova biblioteca digitale ARBOR e con il restauro di 157 disegni realizzati dallo stesso Palagi; il Museo Civico Archeologico, il Museo Civico Medievale, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, il Museo civico del Risorgimento, il Museo del Patrimonio Industriale e il Museo internazionale e biblioteca della musica con inventariazione, catalogazione, digitalizzazione e ricostruzione tridimensionale del patrimonio.

Il progetto e i risultati conseguiti saranno presentati in un evento aperto al pubblico mercoledì 6 dicembre 2023 alle ore 17.30 nella Sala dello Stabat Mater in Archiginnasio.

Interverranno: Elena Di Gioia, delegata alla cultura di Bologna e Città metropolitana; Osvaldo Panaro, direttore Dipartimento Cultura Sport e Promozione della città; Veronica Ceruti, direttrice Settore Biblioteche e Welfare culturale; Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna.
I referenti e le referenti di Biblioteche e Musei che hanno preso parte alle fasi operative, tra il 2021 e il 2023, racconteranno gli interventi realizzati.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

Gli obiettivi principali portati avanti grazie a Restart sono stati:
1. incrementare il patrimonio digitale dei musei e delle biblioteche;
2. adottare soluzioni per la conservazione a medio e lungo termine e per l’interoperabilità e la condivisione dei dati del patrimonio digitalizzato.

I criteri che hanno portato alla scelta dei materiali da digitalizzare sono stati condivisi tra i diversi musei e biblioteche partecipanti e hanno incluso: la rilevanza del documento o degli oggetti nel suo insieme, il valore dell’opera come documento dei tempi, la connessione o legame significativo e diretto con la realtà e la cultura locale, l’appartenenza del documento e dell’oggetto a fondi significativi della biblioteca o del museo in questione.



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