Marsilio Arte annuncia tre grandi mostre a Palazzo Reale a Milano: Picasso, Mulas e Casorati

Marsilio Arte annuncia tre grandi mostre a Palazzo Reale a Milano: Picasso, Mulas e Casorati

Picasso La Beie de Cannes

L’inedita storia della mancata cittadinanza francese di Pablo Picasso, la Milano di Ugo Mulas e la grande antologica dedicata a Felice Casorati che metterà in luce l’eclettismo dell’artista. Sono soltanto alcune delle anticipazioni delle tre mostre che Palazzo Reale e Marsilio Arte hanno in programma per il 2024 e il 2025 a Milano.

Ugo Mulas, Il laboratorio. Una mano sviluppa, l’altra fissa, 1970-1972

 Venerdì 19 gennaio è stato presentato il calendario degli eventi espositivi di Milano del 2024. Tra i più attesi ci sono quelli promossi dal Comune di Milano-Cultura e prodotti da Palazzo Reale e Marsilio Arte.

Pablo Picasso (1881 – 1973), La Lecture de la lettre – Parigi, 1921 © Succession Picasso by SIAE 2023


 Si comincia con la mostra Picasso lo straniero, promossa dal Comune di Milano e prodotta da Palazzo Reale con Marsilio Arte. L’esposizione sarà realizzata grazie alla generosa collaborazione del Museo Nazionale Picasso di Parigi (MNPP), principale prestatore. L’idea originale del progetto è nata da Annie Cohen-Solal, curatrice scientifica della mostra con la curatela speciale di Cécile Debray, presidente del MNPP, e la collaborazione di Sébastien Delot, direttore delle collezioni del MNPP.

 La mostra sarà allestita nelle sale di Palazzo Reale e aperta al pubblico dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025. Dopo pochi giorni, sempre a Palazzo Reale, si inaugura l’antologica su Ugo Mulas (dal 3 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025), realizzata in collaborazione con l’Archivio Mulas, a cura di Denis Curti e Alberto Salvadori.

Felice Casorati tiro al bersaglio ph.Pino Dell’Aquila

In cantiere anche la retrospettiva dedicata a Felice Casorati, a cura di Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca e Francesco Poli, realizzata in collaborazione con l’Archivio Casorati e in programma in primavera 2025.
 
Picasso lo straniero presenta più di 80 opere dell’artista, oltre a documenti, fotografie, lettere e video, e apre a più riflessioni sui temi dell’accoglienza, dell’immigrazione e della relazione con l’altro.

Pablo Picasso, nato nel 1881 a Malaga in Spagna, si stabilisce a Parigi nel 1904. Nonostante la Francia diventi la sua casa e la sua fama cresca oltre i confini nazionali, l’artista non otterrà mai la cittadinanza francese.
 
Grazie a un approccio multidisciplinare e alla straordinaria ricerca negli archivi della polizia francese, Annie Cohen-Solal, autrice della prima biografia di Jean Paul Sartre e allieva di Leo Castelli, ha portato alla luce carte che fino a oggi giacevano da decenni negli scaffali.

«Ho trovato documenti, impronte e fotografie che dimostrano come la polizia considerasse Picasso un alieno e un reietto» spiega Annie Cohen-Solal, originaria di Algeri e attualmente professoressa all’Università Bocconi di Milano. «Per tutta la vita fu tenuto sotto controllo per tre motivi: non parlava francese e veniva trattato come uno straniero; era sospettato di essere anarchico perché aveva frequentato alcuni catalani e, infine, in quanto artista all’avanguardia, era stato rifiutato dall’Accademia di Belle Arti».
 
Nemmeno quando sarà consacrato come uno dei più grandi artisti viventi dell’epoca, Pablo Picasso verrà ritenuto un vero cittadino francese. L’esposizione approfondisce come la condizione di straniero abbia influito e formato la sua identità e, di riflesso, costringe a una riflessione sulla contemporaneità.

«Nel mio lavoro emerge costantemente come Picasso patisse questo stato di vulnerabilità e precarietà perché sapeva che poteva essere espulso in ogni momento» spiega Annie Cohen-Solal. «Tuttavia, proprio per questo, mentre la Francia continuava a malapena a riconoscerlo, lui riuscì a proteggersi creando una rete di amici potenti, collezionisti, collaboratori e acquirenti in tutta l’Europa dell’Est che lo aiutarono a esporre nei posti più prestigiosi».
 
Nessuno aveva indagato questo aspetto della vita dell’artista, autore della celebre Guernica del 1937. Insieme a Cécile Debray, presidente del MNPP e a Sébastien Delot, direttore delle collezioni e della comunicazione del MNPP, i tre curatori daranno vita a un avvincente percorso nella vita di Pablo Picasso. Ceramiche, disegni, collage, stampe, fotografie, video e documenti che permetteranno al visitatore di conoscere il mondo di Picasso, la sua vita, il suo successo e il rapporto con le donne, oggetto di una ricerca critica da parte dei curatori.
 
Il 2024 riserva ancora altre sorprese. Dopo pochi giorni a Palazzo Reale verrà inaugurata una retrospettiva con taglio inedito dedicata a Ugo Mulas, nato nel 1928 a Pozzolengo in provincia di Brescia e morto a Milano nel 1973. L’esposizione, a cura di Denis Curti, direttore delle Stanze della Fotografia, e Alberto Salvadori, direttore dell’Archivio Mulas, avrà un taglio inedito e ospiterà oltre 200 fotografie, incluse molte preziose vintageIl filo conduttore sarà infatti il rapporto tra Mulas e la città di Milano, raccontata attraverso gli scatti realizzati ai suoi protagonisti provenienti dal mondo dell’arte, del design, dell’industria e del lavoro.
 
Nel 2025 Palazzo Reale e Marsilio Arte porteranno a Milano la prima antologica su Felice Casorati dopo la celebre mostra del 1990. Il percorso, realizzato grazie alla fondamentale collaborazione con l’Archivio Casorati, presenterà un corpus di opere provenienti da collezioni pubbliche e private. L’esposizione, a cura di Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca e Francesco Poli, mette in luce l’eclettismo di Casorati che spaziò dalla scultura alla grafica, dal disegno all’illustrazione, senza dimenticare la sua passione per la musica che lo portò a sperimentarsi come scenografo e costumista.


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