I vini del Montecucco all’evento di chiusura de “L’Altra Toscana” la Settimana delle Anteprime dedicato ai nuovi millesimi

I vini del Montecucco all’evento di chiusura de “L’Altra Toscana” la Settimana delle Anteprime dedicato ai nuovi millesimi

Terre del Montecucco

La Denominazione amiatina a Firenze Palazzo degli Affari per la terza edizione della manifestazione dedicata ai nuovi millesimi dell’altra Toscana del vino con l’obiettivo di raccontare un volto diverso della Regione enologica, fatto ditradizioni vinicole, gusti e terroir incredibilmente variegati e con livelli di eccellenza sempre più elevati.

Lunedì 19 febbraio dalle 9.00 alle 19.00, l’appuntamento, organizzato dall’Associazione di Consorzi “L’Altra Toscana” che ad oggi rappresenta il 40% dell’imbottigliato regionale, è per presso il Palazzo degli Affari di Firenze. Qui il Consorzio del Montecucco si unirà alle altre Denominazioni partecipanti: Maremma Toscana, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e Toscana – nel presentare i nuovi millesimi a stampa e operatori di settore.

Al banco d’assaggio una selezione di 22 etichette tra le tipologie Montecucco Vermentino DOC, Rosso DOC, Rosso Riserva DOC, Sangiovese DOCG e Sangiovese Riserva DOCG.

L’Altra Toscana è ormai un appuntamento consolidato e imprescindibile per una realtà come la nostra”, commenta Giovan Battista Basile alla Presidenza del Consorzio Tutela Vini Montecucco. “La giornata dedicata ai territori più ‘nascosti’ della Toscana del vino è la cornice ideale per raccontare e trasmettere a giornalisti e professionisti la filosofia, i valori e la natura più autentica non solo dei nostri vini ma del nostro stesso territorio: un areale piccolo ma che trova la propria ricchezza nelle sue innumerevoli diversità, oltre che in una storia unica e ancora tutta da scoprire fatta di antiche tradizioni ed eccellenze enogastronomiche, di rispetto della biodiversità, di armonia con l’ambiente e di conservazione della sua integrità. Rispetto alle anteprime della DOC e della DOCG, come ogni anno ci presentiamo al pubblico di stampa ed operatori con diversi millesimi in base sì alle tipologie proposte, ma anche a seconda delle scelte stilistiche ed imprenditoriali di ogni singola azienda. Proprio per la caratteristica di grande longevità dei vini Montecucco, i vignaioli hanno la possibilità di scegliere il momento migliore per la messa in commercio e quindi allo scaffale di una precisa annata, e quindi di tenerla in cantina anche più a lungo. Gran parte delle etichette DOC e DOCG in assaggio al banco del Consorzio arrivano comunque dalle annate 19 e 20, senza dubbio tra le migliori e più equilibrate delle ultime cinque stagioni”.

I vini del Montecucco, territorio che prende vita dalle prime colline della Maremma Toscana in provincia di Grosseto lasciano rapidamente il passo alle pendici del Monte Amiata, nascono dalle uve coltivate con passione nei 7 comuni della denominazione di origine controllata e garantita, la DOCG in vigore da settembre 2011: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano. La Denominazione, con le sue 68 aziende associate, punta a uno sviluppo che possa coniugare gli aspetti produttivi con quelli promozionali e turistici del territorio.

La zona, altamente vocata alla produzione del Sangiovese, gode di condizioni climatiche estremamente favorevoli, vicino al Mar Tirreno – da cui dista solo pochi km in linea d’aria – e all’ormai spento vulcano Amiata, che con i suoi 1.738 metri di altezza domina tutto il territorio compreso tra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Chiana.

Qui si sono succeduti Etruschi, Romani, Longobardi, monaci benedettini, dominio senese e la famiglia dei Medici: una stratificazione storica che ha lasciato tracce indelebili e testimonianze che ancora oggi sono visibili nei borghi, negli stupendi agriturismi e nelle dimore d’epoca, nella produzione di olio e, soprattutto, di vino.

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