“Festival Caterina Sforza di Forlì. L’anticonformista 2024”,spettacoli, cultura e intrattenimento al femminile 

“Festival Caterina Sforza di Forlì. L’anticonformista 2024”,spettacoli, cultura e intrattenimento al femminile 

Dal 24 maggio al 16 giugno, Il festival con eventi diffusi in tutta la città, quest’anno si presenta con una grande novità. Il Comune di Forlì ha riaperto infatti le porte della sua antica dimora e organizzato alcuni degli appuntamenti del festival in uno dei luoghi più significativi della città: la Rocca di Caterina, recentemente riqualificata, messa in sicurezza e restituita al suo antico splendore.

Combattente e coraggiosa, intraprendente e trasgressiva, appassionata e creativa, Caterina Sforza ha sempre coltivato in ogni suo ambito d’azione, sia pubblico che privato, tre qualità: la forza, la fiducia, la curiosità. Nel 2024 saranno questi motori a guidarci e a diventare il carburante per attraversare un oggi così complesso e cangiante”, dichiara la direttrice artistica del Festival, Eleonora Mazzoni. “Partendo quindi da Caterina, che fece esperienza di grandi successi e grandi sconfitte, che non si arrese mai ma seppe sempre ricominciare, partendo da sé stessa, non smettendo di studiare e ampliando le sue conoscenze, ci domanderemo: nella nostra società, in cui tanto si parla di fragilità e inadeguatezza, cosa significa essere forti, fronteggiare paure e pericoli, nel rispetto altrui e senza ricorrere alla violenza? In un mondo che sta vivendo due importanti emergenze sociali, la solitudine e la depressione, come si fa a resistere alla fatica del vivere e allenare la curiosità e la fiducia nel futuro, negli altri, in sé stessi? Nell’epoca attuale, in cui il potere economico e mediatico ci regala una realtà costantemente manipolata e ci inonda di modelli prestabiliti, si riesce ad essere liberi e anticonformisti?”.

Novità 2024

Le giornate del Festival saranno arricchite dalla presenza del “Villaggio di Caterina” allestito presso la Rocca di Caterina e quest’anno la rassegna presenterà il ciclo “Ritratto d’autrice”, in collaborazione con Mega Mondadori di Forlì: quattro incontri con i libri appena usciti di alcune delle scrittrici e pensatrici più interessanti del panorama nazionale.

Ritratto d’autrice

Azzurra Rinaldi, economista e scrittrice, dopo “Le signore non parlano di soldi” porterà al Festival il suo ultimo libro in uscita il 14 maggio per Fabbri Editore: “Come chiedere l’aumento”. A parlarne con lei venerdì 24 maggio alle 21 ci sarà Filippo La Porta, saggista, giornalista e critico letterario.

Nicoletta Verna, scrittrice forlivese, presenterà martedì 28 maggio alle 21 insieme ad Eleonora Mazzoni il suo ultimo libro, “I giorni di Vetro” (Einaudi), in cui intreccia le vicende di un intero paese, Castrocaro, durante il Ventennio fascista, con la storia di due donne, Redenta e la partigiana Iris della banda del comandante Diaz.

Chiara Mercuri, storica e saggista, giovedì 6 giugno alle 21 dialogherà con Filippo La Porta intorno a “La nascita del femminismo medievale” (Einaudi) e alla rivoluzione fallita di metà del XII secolo di Maria di Francia che, con le sue idee progressiste su amore, sessualità, rapporti coniugali e vita di coppia, mille anni prima della rivoluzione sessuale del Novecento avrebbe potuto segnare un nuovo corso della storia femminile, e quindi del mondo.

Jennifer Guerra, giornalista e scrittrice di tematiche femministe, sarà intervistata lunedì 10 giugno alle 21 da Eleonora Mazzoni a partire dal suo “Il femminismo non è un brand” (Einaudi) e su come il femminismo degli ultimi dieci anni si sia trasformato in un fenomeno di massa. Ma un femminismo addomesticato, affine agli interessi di politici e aziende, è davvero femminismo? O piuttosto una strategia del capitalismo?

Gli incontri si svolgeranno presso la Salamenouno della MEGA Mondadori di Forlì.

Il Programma

Si partirà con appuntamenti nel mese di maggio: “Anticonformiste all’opera”, lezione spettacolo di Jacopo Veneziani (30 maggio c/o Teatro Diego Fabbri ore 21) e “Sermone al mio celeste pollaio”, performance di Mariangela Gualtieri (31 maggio c/o Ex Atr ore 21). Un ciclo di appuntamenti multidisciplinari e pensati per tutti, volti a stimolare un nuovo approccio verso la cultura, la storia, l’arte e la società, più partecipativo, attraente e piacevole.

La rassegna entrerà nel vivo giovedì 13 giugno alle 21 in Piazza Saffi, nel cuore del centro storico forlivese, con “RAFFAELLA!”, omaggio a Raffaella Carrà. Uno spettacolo musicale con Beatrice Baldaccini, una delle protagoniste indiscusse del musical italiano, che riproporrà le note dei brani più famosi e significativi della carriera di un’icona immortale e di un’artista anticonformista che, con la sua “rivoluzione ombelicale” e la sua energia libertaria, ha sovvertito codici e paradigmi. Sul palco anche cinque musicisti e sei performer che canteranno e reciteranno.

Cruciverba live. Le parole di Caterina” è invece il titolo dello spettacolo che andrà in scena alla Rocca di Caterina venerdì 14 giugno alle 21: un cruciverba realizzato ad hoc e proiettato sul grande schermo per giocare e riflettere insieme sulla vita e l’eredità simbolica di Caterina Sforza. Ad accompagnare Stefano Bartezzaghi – giornalista, scrittore, semiologo, figlio del famoso enigmista Piero Bartezzaghi e fratello di Alessandro, direttore della settimana enigmistica – ci saranno Eleonora Mazzoni e l’aiuto del pubblico.

Il Festival terminerà con l’appuntamento di domenica 16 giugno alle 21 alla Rocca di Caterina con il talk show “Voi non sapete che cos’è l’amore”. Caterina Sforza ebbe tre mariti e molti uomini, tanto che si diceva non sapesse stare “a letto voto” e nel suo libro Experimenti, ha lasciato alcune ricette afrodisiache che mostrano un’invidiabile libertà di costumi. Dopo una performance teatrale, creata ad hoc per il festival dalla verve di Maria Pia Timo, Eleonora Mazzoni intervisterà Giuseppe Cruciani, giornalista e conduttore radiotelevisivo, ed Ester Viola, avvocatessa, scrittrice, autrice della rubrica del cuore su Io Donna, dove esplora il tema delle coppie e delle relazioni amorose nell’Italia di oggi.

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