Verona tra Auto storiche e Festival dll’Arena

Verona tra Auto storiche e Festival dll’Arena

La città patrimonio dell’Unesco, accoglierà Sabato 19 giugno le auto della 1000 Miglia. Tradizione e futuro si incontrano: dalle auto storiche della 1000 Miglia al Festival dell’Arena, dalle auto elettriche alla realtà virtuale per la fruizione del patrimonio storico-culturale. La 1000 Miglia è sempre stato motore di valorizzazione dei territori che la ospitano di anno in anno. I luoghi d’Italia che accolgono i protagonisti della competizione sono parte integrante del suo fascino ed espressione della bellezza, dello stile e della cultura italiana, veri e propri crocevia tra radici antiche e spinta all’innovazione.

Per questo la 1000 Miglia dedica una serie di approfondimenti ai luoghi che incontrerà lungo il percorso dell’edizione 2021, una narrazione dal punto di vista ideale del sedile di un’auto storica.

Il primo appuntamento è con Verona che, dopo quattro anni di assenza, sabato 19 giugno accoglierà le auto della 1000 Miglia nel salotto di Piazza Bra: qui, per la prima volta in assoluto, le vetture in gara sosteranno nelle ore che precedono l’apertura del Festival 2021 dell’Arena, che vedrà l’attesissimo ritorno del Maestro Riccardo Muti sul podio dell’anfiteatro. Verona è un vero e proprio luogo di sintesi di storia e innovazione. Riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità, Verona offre infatti percorsi storici e artistici di diverse epoche, un passato raccontato da monumenti, musei, siti archeologici e palazzi, che testimoniano la centralità della città scaligera, nel corso della storia, quale polo economico e culturale.

L’Arena, il Ponte di Pietra, piazza Erbe, la scalinata di Palazzo della Ragione, il Palazzo della Gran Guardia e Castel San Pietro sono alcune delle principali attrazioni che richiamano ogni anno migliaia di turisti, affascinati anche dagli angoli e dagli scorci che, richiamano epoche romane, medievali e rinascimentali. Secoli di storia e arte che i musei cittadini custodiscono, a partire da quella antica con le collezioni dei Musei Lapidario Maffeiano e Archeologico al Teatro Romano.

Il Museo di Castelvecchio ospita, invece, sculture e dipinti dal XII al XVIII secolo, che trovano un’ideale integrazione negli affreschi e nei grandi teleri del Museo G. B. Cavalcaselle, alla Tomba di Giulietta. Vicino a piazza Erbe e piazza dei Signori, circondate da palazzi di epoche differenti, sorgono la Casa di Giulietta, la Biblioteca Civica e la Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti. Il cinquecentesco Palazzo Pompei, infine, è la sede del Museo Civico di Storia Naturale, con le importanti raccolte naturalistiche nelle sezioni di Botanica, Geologia, Paleontologia, Preistoria e Zoologia.

E poi le fortificazioni, con la cinta magistrale, l’ex Arsenale asburgico, l’Adige con i suoi ponti. Un’offerta culturale che, fino alla venuta della pandemia, si arricchiva ogni anno di numerosi eventi. In primis le serate estive in Arena, con lo straordinario Festival Lirico che, anche nell’estate 2020, nonostante le limitazioni imposte a causa dell’emergenza Covid, ha continuato ad incantare il pubblico con un programma artistico-musicale di altissimo livello. E poi il Teatro Romano, suggestivo tempio della prosa, con il suo ‘Festival Shakesperiano’ che celebra da 72 edizioni lo stretto legame tra Verona e il grande drammaturgo inglese. Storia sì, dunque, ma anche tanta innovazione. I confini della città di Giulietta e Romeo custodiscono infatti un’anima innovativa, volta a incrementare le infrastrutture digitali anche per una maggiore valorizzazione della cultura e delle bellezze della città, con l’obiettivo di diventare una vera e propria smart city.

La città si prepara infatti a una nuova luce e a un futuro più intelligente nel quale la tecnologia coniugherà sempre al meglio la sicurezza dei luoghi e la loro vivibilità, tanto per il cittadino quanto per il turista.

La “nuova Verona” dovrà essere a misura degli adulti e dei bambini, degli anziani, delle famiglie, dei diversamente abili, di chi pratica sport, di chi ama il cibo e il vino, e così via. Una sola città e mille percorsi guidati da servizi e applicazioni sempre più sofisticati, per mettere i sentieri virtuali a disposizione della realtà, dei suoi valori e delle sue economie. E come spesso accade, è proprio dalle università che parte questa spinta innovativa e dove ogni giorno vengono messi a punto nuovi progetti volti a rendere la città più intelligente.

È il caso, ad esempio, dell’Università di Verona che sta progettando e sviluppando un prototipo software per la fruizione del patrimonio culturale della città tramite metodi basati sui principi della gamification con strategie videoludiche adatte all’incentivazione della fruizione dell’architettura, dell’arte, della cultura e delle tradizioni. In particolare, verranno esplorate le modalità del gameplay e del game design, seguendo tecniche di virtualizzazione della realtà e di realtà aumentata per un maggior coinvolgimento dell’utente finale.

Va nella stessa direzione anche il progetto coeso portato avanti dal Comune di Verona e dall’Università di Pavia che mapperà e digitalizzerà il sistema fortificato veronese con mura, porte bastioni al fine di migliorarne la conoscenza e la fruizione sia da parte dei cittadini sia da parte dei turisti. Il progetto, che si avvale di altissima strumentazione tecnica, consentirà di accedere a possibilità espressive originali, dalla costruzione di nuovi prodotti informatici e informativi come applicazioni mobili con diversi target di approfondimento e di specializzazione, ai modelli fisici dei monumenti in scala ridotta per la fruizione da parte dei non vendenti, ma anche per approcci originali della didattica con la realizzazione di modelli modulabili per studi approfonditi dell’architettura veronese.

Verona, come molti altri territori che sono simbolo dell’identità italiana, vede dunque un intreccio sempre più profondo tra le proprie tradizioni e radici con una spiccata attitudine al cambiamento e all’innovazione, con una vera e propria spinta verso il futuro. E non a caso “Crossing the future”, è il tema che caratterizzerà e vestirà la 1000 Miglia 2021, che ospiterà nelle stesse giornate anche la 1000 Miglia Green: una sfida nella sfida, dove un numero limitato di esclusive Hypercar, Supercar e prototipi Full-electric affronteranno percorreranno in modalità elettrica l’intero percorso (oltre 1.700 chilometri) della gara, affiancando le auto storiche anche tra le strade di Verona.

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