Nasce Veterly

Nasce Veterly

Come la trasformazione digitale può migliorare la salute dei nostri animali e la vita dei veterinari. 

  • Una ricerca condotta dallo startup studio italiano “Startup Bakery” rivela come il rapporto veterinario-proprietari di animali mostri oggi diversi punti di sofferenza e conferma la necessità di soluzioni tecnologiche volte a migliorare non solo l’operatività del medico ma anche la salute degli stessi animali in un mercato che oggi solo in Europa sfiora i 20 miliardi di euro, con 85 milioni di proprietari di animali e 0,35 veterinari ogni 1000 abitanti. 
  • Il veterinario è infatti una figura che spesso non vede riconosciuta la propria professionalità e il proprio tempo e che negli ultimi anni si è ritrovato a far fronte a una clientela sempre più esigente e attiva sui sistemi di comunicazione peer-to-peer a danno della qualità del lavoro. 
  • Tra gli aspetti più critici un sovraccarico di email, telefonate e messaggistica senza limiti, uno scarso riconoscimento del tempo speso in attività extra-visite, l’abitudine a lavorare da soli e in assenza di strumenti digitali evoluti a supporto.
  • Un efficientamento del tempo impiegato in attività extra anche solo pari al 50% consentirebbe al veterinario di curare fino a 2 animali in più al giorno.
  • Sulla base di questi bisogni Startup Bakery ha lanciato in preordine Veterly, la sua prima startup gemmata – una soluzione che semplifica il rapporto veterinario/clienti a vantaggio dei nostri compagni di vita – e apre la raccolta di capitale da 700.000 euro. 200.000 quelli messi a disposizione da Startup Bakery, che fanno seguito ai primi 100.000 già investiti per validare l’iniziativa.

È nata ed è già in preordine Veterly, una soluzione dello startup studio Startup Bakery destinata a semplificare il rapporto veterinario-clienti a vantaggio della salute degli animali, grazie alla tecnologia. 

 Secondo la recente ricerca “Digitalizzare il rapporto veterinario-cliente” condotta dallo Studio su un campione selezionato di rispondenti, oggi il rapporto veterinari-proprietari di animali mostra infatti diversi punti di sofferenza. 

 Da una parte, i veterinari lamentano un sovraccarico informativo nel rapporto con i proprietari di animali: email, telefonate e messaggistica invadono senza limiti di orario le giornate dei medici che si ritrovano a lavorare meno e male per far fronte a ogni tipo di richiesta, e più della metà dei veterinari considera la ricezione di foto e video su Whatsapp “un problema”. Il 59.5% auspica una riduzione del tempo speso a far fronte alla richieste dei clienti sui canali di comunicazione e l’81% vorrebbe veder riconosciuto il proprio valore professionale anche in questo tipo di attività “extra”. 

 I proprietari di animali, d’altro canto, si dicono sempre più propensi a usare soluzioni tecnologiche: quasi il 90% è interessato a ricevere referti di esami via App, mentre il 68% vorrebbe poter richiedere un parere su sintomi e problemi del proprio animale attraverso l’invio di foto/video. E, tra coloro che vivono nelle grandi città e possiedono più di un animale, cresce l’interesse verso le soluzioni innovative.

 “La trasformazione digitale è un processo che in misura più o meno vistosa sta coinvolgendo quasi tutte le aziende di qualunque settore e anche alcune professioni tradizionalmente meno ‘tecnologiche’ si ritrovano oggi ad affrontare un cambiamento inevitabile, complice anche la difficile situazione dovuta agli effetti della pandemia in corso e al cambiamento delle abitudini degli utenti – ha commentato Alessandro Arrigo, CEO di Startup Bakery – Una di queste è senza dubbio quella del medico veterinario, lo specialista nella cura degli animali domestici/da compagnia che, negli ultimi anni, si è ritrovato a far fronte a una clientela sempre più esigente e attiva sui sistemi di comunicazione peer-to-peer, come ad esempio Whatsapp, Telegram o Messenger, a danno della qualità del suo lavoro”. 

 Veterly intende accompagnare in maniera più naturale possibile la trasformazione digitale del rapporto veterinario-clienti a vantaggio della salute degli animali. Migliorare la condizione professionale di coloro che svolgono attività ad alta intensità di capitale umano è peraltro anche uno dei SDG – Sustainable Development Goals definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti” e più precisamente il numero 8, target 8.2 che invita a “raggiungere livelli più elevati di produttività economica attraverso la diversificazione, l’aggiornamento tecnologico e l’innovazione, concentrandosi sui settori ad alto valore aggiunto e ad alta intensità di lavoro”.

 E quello dell’assistenza agli animali domestici è di sicuro fra questi: basti pensare che tra il 2010 e il 2019 il mercato europeo dei prodotti e servizi per animali è quasi raddoppiato, andando a sfiorare i 20 miliardi di euro. I proprietari di animali oggi sono circa 85 milioni contro una presenza dei veterinari pari di 0.35 ogni 1000 abitanti. Le visite veterinarie, inoltre, sono il secondo servizio per il quale i proprietari di animali domestici ritengono che spenderanno maggiormente nei prossimi 6 mesi. (fonte: European Pet Food Industry (FEDIAF), Dealroom.co / Europeanstartups.co, Federation of Veterinarians in Europe – contenuto in Sifted Report “Pet-tech on the rise” 2021). 

“Molti di questi problemi possono essere risolti grazie all’adozione di soluzioni tecnologiche costruite su bisogni concreti, che è ciò a cui abbiamo lavorato negli ultimi 6 mesi, investendo come Studio i primi 100.000 euro su Veterly e lavorandoci in prima persona – aggiunge Alessandro Arrigo – 

L’indagine rappresenta solo uno degli strumenti che il nostro Startup Studio ha condotto al fine di validare l’idea della prima startup Veterly, alla cui guida troviamo una figura senior del panorama digital e una nota imprenditrice nel settore  “pet care”, Annalisa Mantovanelli, in qualità di co-founder. L’aumento di capitale è stato deliberato poiché Veterly ha sfondato la soglia di validazione in termini di pre-ordini raccolti dai veterinari, oltre 100 in meno di 1 mese, smaniosi di utilizzare l’iniziativa. Questo ci ha convinti, come Startup Bakery, a seguire il nostro investimento iniziale con ulteriori 200.000 dei 700.000 euro di obiettivo finale”.  

 Veterly arriva dopo un dettagliato lavoro di analisi e validazione del progetto, condotto fianco a fianco con Startup Bakery e un gruppo selezionato di veterinari e relative realtà ambulatoriali e cliniche. 

 “Non vediamo l’ora di partire con la piattaforma – ha aggiunto Annalisa Mantovanelli – I tanti preordini che ci sono già arrivati, a pochi giorni dalla messa online del sito https://veterly.com, confermano la bontà del lavoro condotto di concerto con tutto il team dello Studio rendendoci particolarmente soddisfatti e fiduciosi sui prossimi passi”. 

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