Le birre di “32” nelle tappe del motoGP in giro per l’europa

Le birre di “32” nelle tappe del motoGP in giro per l’europa

Il birrificio di Pederobba sarà anche in questo 2024 uno dei partner nell’area hospitality di Aprilia Racing, portando così le sue produzioni nei circuiti del campionato motociclistico. Suggello di una “amicizia” che è nelle cose: entrambe le aziende hanno cuore in Veneto, entrambe sentono forte l’orgoglio tricolore. E poi, quel numero “32”…
C’è un grande fil rouge – o sarebbe meglio dire, un grande filo tricolore – che lega Aprilia, la celebre casa motociclistica italiana fondata nel 1945 e oggi parte del Gruppo Piaggio, e 32 Via dei Birrai, il birrificio artigianale nato nel 2006 per volere di tre amici – Loreno Michielin, Fabiano Toffoli e Alessandro Zilli – che decisero di unire forze, ingegni imprenditoriali e passione per la natura scegliendo di andare controcorrente: produrre birre italiane di altissima qualità costante e con filiera produttiva basata su logiche ecocompatibili. Non è dunque un caso che i due marchi abbiano confermato nei giorni scorsi, e per il terzo anno consecutivo, la loro collaborazione. 32 Via dei Birrai è dunque partner 2024 di Garage Experience Ltd che gestisce l’area hospitality di Aprilia e porta così le proprie produzioni d’eccellenza in giro per l’Europa, al seguito delle tappe del prestigioso campionato MotoGP.

Emerge un legame territoriale evidente: 32 Via dei Birrai ha cuore e testa a Pederobba, provincia di Treviso, riva destra del Piave e ai piedi delle Prealpi bellunesi, dirimpetto alle colline di Valdobbiadene che si stagliano al di là del fiume. Da qui bastano tre quarti d’ora d’auto (in moto forse anche meno) per percorrere 45 chilometri e raggiungere Noale, 16mila abitanti nel comprensorio del Miranese, città metropolitana di Venezia, dove Aprilia ha sede. Sono, insomma, 32 Via dei Birrai e Aprilia, figli dello stesso Veneto produttivo e creativo, laborioso e a tratti persino geniale.
 
LE BIRRE – 32 Via dei Birrai, produce otto tipi diversi di birre, ognuno caratterizzato da uno specifico colore nell’iconica etichetta. La Audace è una bionda totalmente biologica doppio malto che ha fatto messe di premi, dal secondo posto del Best Bio Beer 2022 all’oro dei World Beer Awards 2018. La Nebra è un’ambrata dolce con nuances di fiori di sambuco, medaglia d’oro ai World Beer Awards 2019. E ancora: la Oppale è una bionda luppolata, la Curmi una bianca speziata con note di coriandolo e scorza d’arancio. Poi ci sono sorsi più particolari, per palati esigenti, come quelli della Atra, una bruna morbida, della Admiral, rossa doppio malto, della Tre+due, leggera speziata con sentori di coriandolo e scorza d’arancia amara, e della Nectar, bruna al miele di castagno del Grappa, prodotta solo per il Natale. E poi c’è la Ambita, birra chiara monoluppolo, 100% italiana perché prodotta esclusivamente con ingredienti locali.

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