Viaggi Digitali d’Autore

Viaggi Digitali d’Autore

Con due affascinanti itinerari in luoghi iconici del Friuli Venezia Giulia – la città romana di Aquileia, Patrimonio mondiale dell’Unesco, e le Alpi della Carnia – riparte, sabato 5 dicembre, il format dei Viaggi digitali d’autore promosso da Fondazione Pordenonelegge con la Regione Friuli Venezia Giulia e PromoTurismoFVG.

Si intitola “Friuli Venezia Giulia terra di scrittori. Alla scoperta dei luoghi che li hanno ispirati” il progetto ancora una volta affidato ad autori del nostro tempo, che diventano Cicerone speciale dei loro luoghi del cuore. Un modo per approfondire la conoscenza del territorio attraverso la voce, le esperienze e la visione di scrittori che sanno trasmetterci emozioni e sensazioni legate a una regione da conoscere e magari riscoprire.

Novità di questa nuova edizione: i viaggi digitali saranno realizzati in Lis (Lingua Italiana dei segni). Si riparte, quindi, con due tappe in questo 2020: sabato 5 dicembre sarà lo scrittore e storico Valerio Massimo Manfredi a guidarci in un emozionante viaggio nello spazio e nel tempo, alla riscoperta dell’Aquileia romana; e sabato 19 dicembre, il testimone passerà alla scrittrice Ilaria Tuti, che ci porterà alla scoperta della “sue” montagne friulane, dalla Carnia alla val Resia. Nel 2021 sono poi in arrivo quattro ulteriori viaggi digitali: sulle tracce di Carlo Sgorlon, Biagio Marin e Carlo Emilio Gadda, mentre lo scrittore Enrico Galiano ci guiderà alla scoperta della “sua” Pordenone. Itinerari che completano quelli già proposti nel 2020 nella pianura friulana raccontata dal Nievo e riletta da Angelo Floramo, nel Friuli Venezia Giulia più contadino di Padre Turoldo ripercorso da Gian Mario Villalta, a Lignano Sabbiadoro, piccola Florida nel cuore di Ernest Hemingway riletta da Alberto Garlini; e ancora nella Valcellina magica raccontata da Mauro Corona, nella Valvasone medievale cara a Tullio Avoledo, nella Trieste di Veit Heinichen, lungo le trincee ungarettiane della Grande Guerra rilette da Alessandro Marzo Magno, nella Casarsa natìa di Pier Paolo Pasolini riscoperta con la guida di Roberto Carnero.

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